Torna il Professore, Renzi in castigo: la vendetta di Romano Prodi
Alla fine il Professore è tornato. E ai suoi alunni ha assegnato i compiti come nulla fosse, quasi gli ultimi 9 anni di assenza non contassero. E’ ancora lui, Romano Prodi, il capo del centrosinistra. E Renzi dovrà farsene una ragione. Perché la classe pende ancora dalle labbra del Professore: Matteo da Rignano non scalda più il cuore.
Prodi sta con Gentiloni, col premier silenzioso, con quello che meglio incarna il suo stile. Per lui, appassionato di ciclismo, Renzi è uno scattista che si spegne in fretta, potrà vincere al massimo una Classica, non è fatto per i Grandi Giri. Ma quando sale sul palco di Bologna e abbraccia Paolo Gentiloni è lui, per una volta, a scattare, ad imprimere l’accelerazione che lascia Renzi con le gomme sgonfie.
Il Professore ha eletto il capoclasse e se è vero che un buon docente non fa preferenze, lo è pure che ha il dovere di premiare chi meglio ha lavorato. E su questo Prodi non nutre dubbi: l’allievo migliore è Gentiloni. Anche più di Renzi, che ha convinto i compagni di essere il più forte, ma lui non se l’è mai bevuta.
No, lui no. Il Professore non voterà Pd. Ha indicato “Insieme“, la lista che raggruppa l’anima civica, ecologista, progressista e riformista del centrosinistra. Un Ulivo in miniatura, che con l’endorsement di Prodi rischia ora di rosicchiare punti al Partito Democratico, a quel Renzi che mai si sarebbe aspettato un colpo simile a due settimane dal voto. E quanto pesa il Professore? Quanto sposta? Forse quel tanto che basta a far scendere Renzi sotto il 20%. A dargli il benservito come il Pd lo diede a lui nel 2013, quando 101 traditori decisero di impallinarlo impedendogli di diventare Presidente della Repubblica.
Non dimentica, Romano Prodi. In questi 9 lunghi anni ha tenuto aggiornato il registro. Ha preso nota di quanto accaduto in classe. E più del talento ha deciso di premiare l’impegno. Non c’è lode per Renzi, il primo è Gentiloni. È la rivincita di Stardi. Lo studioso senza genio di De Amicis, che per una volta si fa beffe dell’inarrivabile Derossi. E’ tornato il Professore, guai a chi fiata.