Salvini e Di Maio, fate una cosa: ringraziatelo
Poche parole, questa sera. Per capire cosa diventerà il governo giallo-verde avremo tempo. Ma nella notte che segna forse l’inizio della Terza Repubblica, concedetemi una richiesta, cari Di Maio e Salvini.
Quell’uomo coi capelli bianchi e gli occhi azzurro cielo, quell’uomo, che si è visto augurare la galera e la morte, Sergio Mattarella, insomma, senza il quale il governo ve lo sareste sognato, merita un paio di parole.
Due soltanto. Due almeno. Scusi e grazie.
Il tempo è galantuomo, sempre. Ha vinto Lei, Presidente.