Ottobre 29, 2018

No, caro Di Maio: dalla compattezza del M5s non dipende il futuro dell’Italia

 

Per la seconda volta in pochi mesi il MoVimento 5 Stelle viene meno alle proprie promesse elettorali. Il primo impegno mancato è stata la chiusura dell’ILVA (e menomale). Il secondo la mancata realizzazione del gasdotto Tap, sempre in Puglia, che alla fine si farà (altro sospiro di sollievo). Di Maio si difende sostenendo che non avevano avuto modo di vedere le carte: ma che politico è, anzi, è un vero politico quello che promette la luna senza sapere se avrà una navicella in grado di conquistarla?

Ma c’è di peggio. Di Maio oggi interviene sul blog del MoVimento con un articolo in cui chiede ai suoi di restare “molto compatti. Fusi insieme. Come la testuggine romana”. Questo perché alcuni, a quanto pare, stanno iniziando a sfilarsi, a storcere il naso, a rappresentare il cosiddetto “malcontento della base”. Per questo, riferendosi a questi soldati  indisciplinati, Di Maio dice “il risultato è che minaccia di sfilarsi dalla testuggine mettendo a repentaglio non solo il Governo, ma anche le possibilità dell’Italia di avere un futuro diverso da quello che gli altri avevano già scritto per noi”.

Non è finita. Di Maio conclude:”E’ bene infatti avere molto chiaro che dalla compattezza della testuggine del MoVimento dipende non solo il futuro del governo, ma anche quello del nostro Paese. Chi si sfila si prende questa responsabilità dinanzi ai cittadini e di questo dovrà renderne conto”.

Due appunti, caro Di Maio.

Uno, stai tranquillo: l’Italia per fortuna non è il MoVimento 5 Stelle. L’Italia è un grande Paese con una grande Costituzione, un grande Presidente della Repubblica e una “società civile” che non vi consentiranno di distruggerci.

Due, dici che se le cose andranno male sarà colpa di chi si sfila. Una volta la manina, una volta quelli che non fanno vedere la carte, ora quelli che lasciano il posto nella testuggine.

Ma una volta, una sola, pensi di assumertela qualche responsabilità?

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