Dicembre 19, 2018

È arrivata la grazia (forse)

La buona notizia (informale) è che per ora la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia non ci sarà. Ma a chiarire quanta fiducia ci sia nel governo basta un dato: per l’ufficialità la Commissione Ue si riserva di decidere a gennaio, vogliono essere certi che Di Maio e Salvini riscrivano la Manovra, e che il Parlamento la approvi, per come gliel’hanno prospettata nell’ultima versione.

Meno soldi per il reddito di cittadinanza, che se la matematica non è un’opinione non rispetterà la promessa di garantire uno stipendio da 780 euro al mese per 5 milioni di italiani sotto la soglia di povertà. 

E meno soldi per quota 100, col governo che a furia di inserire finestre su finestre, costringerà ad esempio migliaia di insegnanti ad andare in pensione nel 2020 (quindi non più a quota 100). Senza contare che chi vorrà usufruire di quota 100 dovrà rinunciare a tanti tanti soldi. Ma Salvini questo non lo dice.

Eppure così è, se vi pare. Guardiamolo mezzo pieno il bicchiere: la tanto bistrattata Europa ha parzialmente corretto una Manovra suicida. La fine della Grecia, per ora, sembra evitata. Per Natale è arrivata la grazia.

3 commenti su “È arrivata la grazia (forse)

  1. Ben detto. Devo aggiungere che siccome i dati del pil del quarto trimestre saranno verosimilmente catastrofici (ci aspettiamo un’altro dato con il segno meno), con cio’ entreremo ufficialmente on recessione. A quel punto la previsione di un aumento del pil di 1% dovra’ essere riviste al ribasso e quindi anche la manovra dovra’ essere di nuovo corretta per evitare un rapporto deficit/ pil oltre il 3%. A questo punto gli scappati di casa avranno un enorme problema da affrontare dato che il tesoro dovra’ ricorrere al mercato per 400 miliardi di euro. Il prossimo anno sara molto faticoso. Non ci resta che sperare nello stellone.

  2. É chiaro che che la cosiddetta “quota 100” é un bluff,rispetto alla Riforma Fornero,che secondo molti doveva solo essere ritoccata in alcuni punti come nel caso degli esodati,cambia poco:si dà la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi ma con le penalizzazione previste,è chiaro che la platea dei pensionati interessati a questa modifica sarà di gran lunga inferiore alle previsioni del governo (che ha già affermato che per il 2019 600mila lavoratori avranno maturato quota 100 e quindi,su base volontaria,avranno la possibilità di andare in pensione),a mio avviso soltanto chi alle porte della pensione lo farà,saranno al massimo 200mila e già Di Maio ha affermato che con i mld di euro risparmiati si finanzieranno altre riforme,il reddito di cittadinanza è un ginepraio perché la cifra di 780 euro al mese è già diventata 500 perché mancano le coperture e poi ci saranno parecchi paletti,sarebbe stato meglio mettere questi mld al Rei ma questo governo giallo-verde non vuole ammettere la bontà del reddito d’inserimento perché è stato fatto dal governo precedente di coalizione a guida PD. Vediamo che cosa succederà ma questo governo ha previsto delle clausole di salvaguardia se non si troveranno le risorse per finanziare questi due provvedimenti.

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