Febbraio 13, 2019

Il MoVimento 5 Stelle sta per finire?

Scriveva Agatha Christie: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Allora immaginiamo di trovarci in un giallo, d’altronde il colore del MoVimento 5 Stelle quello è, apriamo il taccuino e mettiamo qualche appunto nero su bianco.

  • Il flop alle elezioni suppletive di Cagliari
  • La debacle alle regionali in Abruzzo
  • I sondaggi nazionali in picchiata

Si potrebbe continuare, anzi, si continuerà con le regionali della Sardegna. (Nota a margine: invece di preoccuparsi dei gilet gialli, perché Di Maio non fa qualcosa per i pastori sardi?). La sensazione è che non si tratti più di una sensazione. Neanche di una speranza. Qualcosa si è rotto tra i 5 Stelle e gli italiani. Per italiani non intendiamo gli attivisti, gli integralisti e i populisti. Per italiani si intende “il popolo”, quello citato a sproposito in ogni occasione dal presidente del Consiglio Conte, quello ingannato dal MoVimento per anni con promesse irrealizzabili e che in questi pochi mesi di governo stanno presentando il conto.

Di Maio si è illuso che la fiducia degli elettori fosse senza scadenza. Di Battista ha pensato che il suo essere (finto) rivoluzionario lo mettesse al riparo dal logoramento. Ha provato persino a fuggire in Guatemala, ma il suo ritorno in Italia non ha avuto effetti salvifici, anzi. Grillo si è dissociato, disinteressato, forse per primo si è disilluso. Casaleggio non è un politico, eppure la politica è il suo lavoro. Casalino è il guru, l’intoccabile, anzi: l’inspiegabile.

Sono una serie di elementi che messi uno dietro l’altro fanno una somma che per il MoVimento 5 Stelle è quasi una sentenza. Quella definitiva arriverà alle elezioni Europee del prossimo maggio, quando Salvini con ogni probabilità prosciugherà il bacino di voti dell’area di governo consentendo ad uno tra Fico e Di Battista di passare al regicidio di Di Maio in nome di un ideale “ritorno alle origini”.

Non basterà. Su questo siate pronti a scommettere. Il rovescio della medaglia di essere un partito nuovo sulla scena politica è dato proprio dall’assenza di tradizione e riferimenti. Chi vota centrodestra o centrosinistra può non amare il leader del momento, ma prima o poi troverà un argomento convincente per tornare all’ovile. Chi ha votato i 5 Stelle, fatta eccezione per le categorie di cui sopra (gli attivisti, gli integralisti e i populisti), lo ha fatto affidandogli una speranza di cambiamento che è stata tradita, affossata, umiliata, irrisa. Era questo il patrimonio politico da conservare, da custodire con gelosia e attenzione. Non ce l’hanno fatta. Ed è per questo che il MoVimento 5 stelle sta per finire.

Un commento su “Il MoVimento 5 Stelle sta per finire?

  1. un proverbio dice:non c’e fumo senza arrosto: come mai , proprio ora, con le elezioni regionali alle porte, i pastori sardi manifestano per il latte? Ottima occasione a uno dei vice premier tuttofare per ascoltarli e intervenire! Ottima regia neanche troppo occulta! per quanto riguarda il movimento “5 stalle” era da prevederne il crollo elementare Watson direbbe Sherlock Olmes non so se ho scritto giusto il nome

Lascia un commento