Luglio 5, 2021

Carramba che dolore! Addio a Raffaella Carrà

La morte di Raffaella Carrà appartiene alla categoria dei lutti inaccettabili e incredibili. A quelli che prescindono dalla malattia e dalla carta d’identità. Avesse avuto anche 3mila anni, non sarebbe cambiato niente.

Ci sono notizie che nella loro tragicità riescono a restitutire ad un Paese la propria essenza, che nel dolore riescono a ricordare come le nostre vite siano unite da un legame invisibile ma solidissimo. Siamo italiani, c’era una volta la televisione e c’era Raffaella Carrà.

In questo caldo pomeriggio di inizio luglio, entrando in un bar, andando dal barbiere, nella chat con i parenti non ci sarà frase diversa da questa: “Hai sentito? E’ morta la Carrà”. Non serve aggiungere altro. Seguirà il silenzio, il dispiacere, una breve pausa per dire: “Ma era malata?”.

E’ il segno dell’incredulità che accompagna la fine di chi c’era da sempre, di chi credevi fosse destinato a restare.

E’ la sua vita che se ne va, ma pezzi della nostra che l’accompagnano.

Se n’è andata la Carrà, eppure resterà per sempre.

Carramba, che dolore!

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