Luglio 29, 2021

Roma, sondaggi a sorpresa: Calenda in corsa, incubo Pd-M5s

Sondaggi Roma (e non solo) che fanno e faranno parlare. A partire da oggi, il blog tenterà di tenere traccia dei sondaggi più interessanti e attendibili delle prossime amministrative. E’ il caso dell’ultimo commissionato da Roma Today a Demopolis per la corsa al Campidoglio. La rilevazione fornisce un quadro sorprendente a due mesi dal voto.

Eccolo:




Sondaggi Roma: l’analisi

Analizziamo questi numeri: Michetti, con tutti i suoi limiti, è praticamente sicuro di arrivare al ballottaggio. La coalizione di centrodestra porta in dote numeri alti. Anche la percentuale più bassa della sua forbice, il 29%, è superiore al massimo potenziale di tutti gli altri contendenti. A meno di svarioni clamorosi – sempre possibili in una campagna elettorale – Michetti arriverà davanti a tutti al primo turno.

La notizia, però, è quello che succede alle spalle di Michetti. Il candidato del Pd, Roberto Gualtieri, oscilla tra il 21 e il 27%; la sindaca uscente M5s, Virgina Raggi, viene data tra il 18 e il 24. Ma la vera sorpresa è Carlo Calenda: il leader di Azione è l’unico che sta facendo, da tempo, una vera campagna elettorale sul territorio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: nonostante la corsa solitaria oscilla tra il 17 e il 23%. Si tratta di numeri altissimi: considerato il margine d’errore, Calenda può benissimo finire al primo turno davanti a Gualtieri e Raggi garantendosi il ballottaggio.

Ma c’è di più: guardate la percentuale di indecisi. Il 38% dei romani non ha ancora deciso per chi votare. Per logica è è facile immaginare che i candidati più connotati ideologicamente – Michetti, Gualtieri e Raggi – abbiano già fidelizzato i propri è lettori. Questo vuol dire che quel bacino di indecisi tenderà ad indirizzarsi per la maggior parte verso Calenda.

Un’esclusione dal ballottaggio di Gualtieri e Raggi rappresenterebbe uno scenario atomico anche a livello nazionale, costituirebbe una sonora e definitiva bocciatura del centrosinistra populista. Letta e Conte potrebbero aver matto male i propri conti: un secondo turno Michetti-Calenda, per loro, sarebbe un incubo…

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