Settembre 7, 2021

Una notte da Leone: Ahmad Massoud reagisce, il Panjshir non è caduto

Da tempo il mondo si chiede se Ahmad Massoud sia o meno il figlio di suo padre. E la risposta più corretta, in questi casi, è sempre la stessa: “Da tempo ce lo chiediamo, ma solo il tempo ce lo dirà”. Eppure, nella lunga e martoriata storia dell’Afghanistan, il figlio del Leone ha scritto nelle ultime ore una piccola pagina di storia.

Nessuno può dire se il suo ultimo appello alla ribellione poggiasse su una speranza concreta di sortire una reazione nel popolo afgano, o se la risposta dei suoi compatrioti abbia sorpreso Massoud stesso. Ma la cronaca dice che a poche ore dalle sue parole, con la richiesta di sollevarsi contro l’oppressore ancora fresca, già migliaia di afgani hanno mostrato di non aver bisogno di particolari incitamenti e sono scesi in strada. Dalla capitale Kabul alle province di Bamyan e Daykundi, passando per Ghazni, Ghor, Herat e Mazar Sharif: chi ha deciso di sfidare il regime urlava “Lunga vita ad Ahmad Massoud”. E poi, all’unisono “Allah akbar”, Allah è grande. Un po’ per fede, certo, ma un altro po’ di sicuro per farsi coraggio.

Ad Andarab, invece, dalle proteste e i cori si è passati direttamente alle vie di fatto. Rivolta armata. Inutile domandare come sia finita: certo nel sangue di entrambi. Ma per capire chi ha avuto la meglio bisognerà attendere.

Fatto sta che come trascinati dall’entusiasmo delle piazze di tutto il Paese, sulle montagne del Panjshir la notte scorsa assediate da ogni valico, gli uomini della Resistenza hanno contrattaccato e in poche ore riconquistato il 70% delle posizioni perdute. Anche la Casa del Governatore, dove ieri per qualche tempo è sventolato il vessillo talebano, prima di essere rimosso.

Non si può dire le sorti della guerra nel Panjshir siano state ribaltate. L’impressione è che la Resistenza non possa vincere: il meglio che può augurarsi è resistere, resistere e ancora resistere. Sperando nel frattempo che uno dei giganti del mondo si intesti la sua causa. Per interesse ovvio, mica per amore.

Eppure quanto appena avvenuto qualcosa dovrà pur significare. Forse che il tempo d’attesa per comprendere se il giovane Ahmad è degno figlio del padre ha subito un taglio netto.

Direttamente dalle montagne del Panjshir, dai luoghi che furono del vecchio condottiero suo genitore, è come se l’Afghanistan intero avesse udito arrivare un ruggito. Era quello di Ahmad Massoud, reduce dalla sua prima vera notte da Leone.

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