Novembre 22, 2021

Giuseppe Conte e quella conferenza all’estero di cui nessun giornale parla

Questo blog si è reso protagonista di uno scoop. Ma l’autore del blog è pronto ad autodenunciarsi, ad ammettere candidamente che lo scoop è arrivato non per meriti propri, bensì per demeriti altrui: precisamente di TUTTA la stampa italiana.

Altro avviso al lettore: non cerchi questa notizia altrove, non c’è un solo sito che la riporta. E questo è il vero scandalo. Il fatto che per determinati personaggi politici si stia attenti a registrare tutte le mosse e gli spostamenti, anche quelli in Autogrill; e che per altri, invece, cali una cortina di complice silenzio. Non chiedetemi il motivo di questa disparità di trattamento: sarà questione di simpatia, sarà disattenzione, sarà una coincidenza. So solo che Giuseppe Conte sabato scorso ha partecipato ad una conferenza all’estero e nessun giornale italiano ne parla. Ecco cosa so di questa storia…

Come ho scoperto che Giuseppe Conte ha partecipato ad una conferenza all’estero

Sarò onesto con voi. Non stavo cercando una notizia in particolare. Ma sul mio telefonino, mentre navigavo su Twitter, è apparso il commento di una signora, sotto un video di Giuseppe Conte, che diceva testualmente: “Detto da un amico interprete, lo parla con un accento discreto e molto meglio di Draghi. Lasciamo perdere l’innominato (Renzi, ndr) che è da shock“. Qui il mio cervello ha iniziato a mettersi in moto.

Non ricordavo – sfortunatamente – di aver assistito a grandi dimostrazioni di pronuncia oxfordiana da parte di Conte. Così ho pensato che il video doveva essere per forza recente. La prima cosa che ho fatto, preso dalla curiosità, è stata cercare sulla pagina di Conte il video in questione. E non l’ho trovato. Strano, mi sono detto, per un personaggio che sulle dirette social ha costruito una carriera.

Stranissimo, per un leader abituato a riprendersi anche durante una visita alla sagra del fungo porcino (con tutto il rispetto per il fungo porcino, intendiamoci), che non vi fosse non dico la diretta dell’evento, ma neanche un video a posteriori con l’intervento del suddetto.

Conte tradito dalle bimbe

Così ho iniziato a cercare in rete questo video. Per prima cosa dovevo scoprire dov’era Giuseppe Conte. Sì, perché il diretto interessato, nell’ultima intervista concessa pochi giorni prima all’organo di stampa grillino, Il Fatto Quotidiano, aveva detto soltanto di trovarsi all’estero. Stranamente, di nuovo, non aveva aggiunto alcun particolare, alcun dettaglio sui motivi che lo avevano portato fuori dall’Italia. La cosa tragicomica della vicenda, però, è quella che state per leggere adesso: dove non è arrivata la stampa italiana sono arrivate le bimbe di Giuseppe Conte.

Si tratta di account Facebook e Twitter che seguono l’ex premier come si potrebbe seguire una star di Hollywood. Ragazze (alle volte anche più attempate) che estrapolano parti di interventi di Giuseppi e ne ricavano video in cui non pronuncia neanche una sillaba, ma si passa fascinosamente (a loro giudizio) una mano tra i capelli.

Capisco che Conte sia più affascinante quando non parla, ma in questo caso era importante sapere a quale evento avesse partecipato. Così, dopo qualche minuto di ricerca, ecco la risposta da parte delle bimbe: Giuseppi era ad Amsterdam, sabato aveva preso parte ad una conferenza stampa intitolata The Revolution of Hope organizzata dal Nexus Insititute.

Chi c’era oltre a Conte?

Gli ospiti dell’evento erano di diversa estrazione, per usare un eufemismo. Si andava dalla leader bielorussa dissidente Svetlana Tikhanovskaya al direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro. Passando per la cantante Patti Smith e Mary Trump, nipote molto critica di quel Donald Trump con cui Conte ha stretto invece una grande amicizia.

E poi c’era lui, ovviamente, Giuseppe Conte.

Piccola curiosità, per sorridere: sapete com’è stato presentato alla platea il nostro Giuseppi? Così: “Ex presidente del Consiglio italiano, intellettuale italiano, professore di diritto entrato nell’arena politica per ripristinare un senso di moralità, civiltà e responsabilità“. Sembra evidente che in Olanda abbiano consultato soltanto l’elenco dei premier italiani: è l’unica cosa che hanno azzeccato.

Conte è stato pagato?

Questa è la domanda delle domande. Chi scrive non sa se Giuseppe Conte sia stato pagato o meno. Però può fare delle supposizioni. La prima: se sei un leader politico e partecipi ad un evento “internazionale” in cui discuti di pandemia (di questo ha parlato Conte) hai tutto l’interesse a sponsorizzarlo sui tuoi canali social.

Seconda supposizione: dando un’occhiata al parterre, vista la presenza di ospiti provenienti da ogni parte del mondo, è difficile pensare che tutti siano volati ad Amsterdam per il piacere di discutere tra “intellettuali”. Al contrario: è ipotizzabile siano stati (legittimamente) pagati dalla fondazione che ha organizzato l’evento.

Terza e ultima supposizione: se sei un leader politico, partecipi ad una conferenza e decidi di farne parlare il meno possibile, quasi di nasconderla, la motivazione può essere solo una: ti imbarazza.

Ultime domande

Ci sarebbe qualcosa di male o di illegale se Conte avesse ricevuto soldi per partecipare a questa conferenza? Assolutamente no. Come non c’è niente di illegale nelle conferenze a cui interviene Renzi e che sono diventate oggetto di strumentalizzazione politica.

Allora perché Conte non ha pubblicizzato questa sua partecipazione? Forse perché sa che, nel momento in cui attacca Renzi per le sue conferenze, sarebbe quanto meno “imbarazzante” se anche lui avesse partecipato ad una conferenza all’estero, magari dietro lauto compenso?

Sarebbe bello che Conte, che attraverso il Movimento 5 Stelle ha posto 13 domande a Renzi, rispondesse da parte sua almeno a queste 3:

  1. Ha ricevuto soldi per partecipare alla conferenza The Revolution of Hope ad Amsterdam?
  2. Perché non ha pubblicizzato in alcun modo il suo intervento?
  3. Ritiene sia opportuno criticare un avversario politico per la sua attività da conferenziere quando si comporta allo stesso modo?

Ps. Resterebbe poi una sola questione in sospeso. Quella della signora che si scrive su Twitter dell’inglese di Conte meglio di Draghi. Bene, guardate questo video. First reaction, shock!

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