Giorgia, Draghi e il grande dilemma: il messaggio del premier che irrita la Meloni

Lei è convinta di averle azzeccate tutte, negli ultimi anni. E se non lo dice apertamente è solo per tenere tutti sulla corda, per evitare cali di tensione nei mesi in cui crede di giocarsi tutto.
Eppure non c’è stato giorno, da quando il governo Draghi ha avuto inizio, in cui si sia pentita di essersi collocata all’opposizione. Mai una titubanza, una resa alla tesi di chi le suggeriva di abbracciare un’operazione di più ampio respiro, che non si limitasse a farsi rappresentante della minoranza del Paese, ma che puntasse a fondare le basi per farsi – un giorno – maggioranza di governo.
Proprio quando sembrava avere ragione lei, quando anche la stessa ipotesi di Draghi al Quirinale pareva tagliata su misura per essere complementare al suo disegno, rendendo potabile a livello europeo ed internazionale lo scenario “Meloni premier”, ecco arrivare l’imprevisto, la doccia gelata. La conferenza stampa di fine anno del premier.
All’imbocco dell’ultima curva, quella che precede il rettilineo, le antenne della leader di Fratelli d’Italia hanno captato un segnale d’allerta. Ad averlo lanciato è stato lo stesso presidente del Consiglio.
Questi ha dichiarato “essenziale che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, l’attuazione del Pnrr“.
E’ qui che il piano apparentemente perfetto di Giorgia Meloni ha iniziato a mostrare le prime crepe.
La mappa era tracciata: Fratelli d’Italia – una volta che Berlusconi avesse riposto nel cassetto il sogno Quirinale – avrebbe votato Mario Draghi al Colle. Lo avrebbe fatto di concerto con Enrico Letta, interlocutore privilegiato della leader della destra italiana, perennemente a caccia di legittimazione democratica. Entrambi avrebbero issato Super Mario alla presidenza della Repubblica, tutti e due convinti con questa mossa di assicurarsi la via del voto, ed evidenti vantaggi. Letta in questo modo avrebbe ridisegnato le liste e preso controllo dei gruppi parlamentari che oggi non riconoscono la sua leadership. Meloni, dopo anni…
2 commenti su “Giorgia, Draghi e il grande dilemma: il messaggio del premier che irrita la Meloni”
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Non ne ha sbagliata una, dici. Cominciamo col dire che la signora ha rivendicato il suo appoggio al green-pass europeo, perche consentiva la mobilità in sicurezza tra stati, e ha definito “ECONOMICIDA” il green-pass italiano che, poveraccio, consentiva la mobilità in sicurezza tra regioni, comuni e aziende in Italia.
Poi ha criticato tutti, dico tutti, i provvedimenti presi dal governo che per sua sfiga ha mietuto consensi e plausi dal mondo intero.
Le uniche proposte che le ho sentito fare sono “Areare le scuole” e “Migliorare il trasporto urbano” senza dire come, peraltro. Presidente del consiglio, ma per favore!
No Franco, attenzione. Dico che lei è convinta di non averne sbagliata una! Per me ne ha sbagliate eccome!