Gennaio 23, 2022

Bianca o Riccardi? Perché Letta e Conte ora sono indecisi (anche) sulla prima chiama

Ieri sera il nome di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, veniva dato quasi per certo come candidato del centrosinistra alla prima chiama della votazione per il Quirinale. Enrico Letta, complice l’apprezzamento per l’ex ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione nel Governo Monti, aveva acconsentito a soddisfare la proposta di Giuseppe Conte, che per primo aveva indicato nel professore romano il profilo ideale da schierare al primo scrutinio. Ben contento di piazzare la propria “bandierina” sul “candidato di bandiera”, il presidente M5s non aveva forse fatto i conti con la tattica parlamentare (e non è la prima volta). La stessa che porta a riconsiderare decisioni date per scolpite nella pietra, a maggior ragione nelle ore frenetiche che precedono la partita del Quirinale.

Così questa mattina, nel vertice tenuto tra Pd, M5s e Leu, i nove presenti nella sala Berlinguer della Camera – Enrico Letta (con le capigruppo di Camera e Senato Debora Serracchiani e Simona Malpezzi), Giuseppe Conte (con il presidente dei deputati Davide Crippa e dei senatori Mariolina Castellone), Roberto Speranza (con i capigruppo Federico Fornaro e Loredana De Petris) – hanno iniziato a valutare pro e contro dell’ipotesi Riccardi, soppesando in particolare le probabilità di un pericoloso “effetto boomerang”.

Il ragionamento è stato più o meno il seguente: ha senso candidare Andrea Riccardi alla prima chiama esponendosi al rischio che vengano a mancargli i voti dello stesso centrosinistra? Per spiegare questo interrogativo occorre fare una rapida premessa: il centrodestra non ha ancora preso una posizione ufficiale su quella che sarà la sua tattica d’aula alla prima chiama. La soluzione più probabile è che decida di giocare di rimessa, votando scheda bianca. Ma a quel punto per il centrosinistra sorgerebbero i problemi.

I Grandi elettori di Pd, M5s e Leu accordatisi sul nome di Riccardi dovrebbero infatti fornire una prova di compattezza e votare senza defezioni il candidato di bandiera. Ma chi può garantire, oggi, che ad esempio tra i pentastellati anche una piccola porzione di parlamentari non decida di sgambettare Conte? E viceversa, quale sistema potrebbe adottare Letta per evitare le

Un commento su “Bianca o Riccardi? Perché Letta e Conte ora sono indecisi (anche) sulla prima chiama

  1. È una vera vergogna , e un vero fallimento di questi politici , che sono 2 anni , che discutono ! Hanno fatto rinnovare due governi peche volevano essere loro a proporre il candidato al Quirinale ! Non sono state fatte l’elezione ( facendoci assirbire anche il conte Bis! )Insomma! Basta , è una vergogna che ancora non hanno una minima idea di chi potrà essere il futuro presidente ! Draghi sarà il migliore che vi sia mai stato ! ( anche se Ciampi è indimenticabile ! ) credo anche che tutto questo avvenga xche prendono dei buoni gettoni x ogni elezione ! Sono tutti con macchia della vergogna ! Specialmente i 5 stelle ! Vergogna !

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