Ucraina, drammatico invito USA a Zelesnky: “Lascia Kiev, vai a Leopoli”. I motivi

“Le capitali mondiali non dormono adesso, indipendentemente dal loro fuso orario“, parole e musica di Dmytro Kuleba, il ministro della difesa ucraino, pochi minuti fa. L’invasione del suo Paese da parte delle truppe russe ha avuto ufficialmente inizio com’era ormai chiaro dall’ordine di Vladimir Putin all’esercito di svolgere operazioni di “peacekeeping” nel Donbass.
Queste sono le immagini dei convogli russi arrivati a Donetsk, per il momento senza incontrare resistenza:
Il drammatico invito USA a Zelensky: “Scappa a Leopoli”
In queste ore così concitate, gli uomini sono posti davanti alla loro essenza: pochi attimi fanno la differenza tra la vita e la morte, è la guerra. Volodymyr Zelensky ha avuto torto nel sottovalutare – almeno pubblicamente – la minaccia russa, ma in questi frangenti sta dimostrandosi un uomo e un presidente fiero, coraggioso. In un discorso alla nazione ha assicurato: “Siamo sulla nostra terra, non abbiamo paura di niente e di nessuno, non dobbiamo niente a nessuno. E non daremo niente a nessuno. Ne siamo sicuri“.
Ma c’è un retroscena, più forte di queste parole, a descrivere la drammaticità della vicenda ucraina.
Secondo quanto riportato in anteprima da ABC News, l’amministrazione Biden avrebbe rivolto a Zelensky un accorato appello a lasciare Kiev e a trasferirsi a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, per la sua stessa sicurezza. Con sfumature leggermente diverse, poco fa anche la CNN ha confermato le conversazioni private intercorse tra funzionari USA e Zelensky: da Washington in questo caso si sarebbe consigliato al presidente ucraino di trasferirsi a Leopoli nel caso la Russia dovesse continuare la sua invasione, e la situazione degenerare.
Perché proprio Leopoli?
Un paio di giorni fa, su Twitter, avevo posto l’accento sull’importanza di Leopoli:

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