Marzo 25, 2022

Perché la Russia ora prende di mira Hunter, figlio di Joe Biden

La Russia prende di mira Hunter Biden, figlio del presidente USA, Joe Biden. L’accusa del ministero della Difesa di Mosca è quella di essere coinvolto nel finanziamento di laboratori di armi biologiche in Ucraina.

Lo ha affermato Igor Kirillov, capo della Forza di protezione chimico e biologica, nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati mostrati, a sostegno di questa tesi, alcuni documenti, asseritamente ucraini e americani, che sarebbero stati trovati durante le operazioni belliche in Ucraina.

Secondo queste prove, il fondo d’investimenti Rosemont Seneca Partners, presieduto proprio da Hunter Biden, avrebbe sponsorizzato un programma di sviluppo di armi biologiche in Ucraina. Nel programma, accusano i russi, sarebbero coinvolti il Pentagono, l’agenzia Usa per lo sviluppo internazionale, i Centri per il Controllo e la prevenzione delle malattie e addirittura la fondazione di George Soros. Proprio la presenza del miliardario è un indizio probabilmente inconsapevole fornito da Mosca rispetto al fatto che ci troviamo dinanzi ad una delle tante “teorie del complotto” propinate dalla Russia.

Più interessante è comprendere invece perché Mosca si concentri sul figlio di Biden.

Perché la Russia vuole colpire il figlio di Biden

Hunter, fratello di Naomi, morta in un incidente stradale con la prima moglie di Biden, e di Beau, il promettente politico morto di tumore al cervello nel 2015, è da sempre considerato la “pecora nera” nella famiglia Biden. Da anni i media lo descrivono come non all’altezza del padre e del fratello, e una carriera molto più modesta da consulente legale, lobbista e manager sembrerebbe confermare questa tesi. Di sicuro c’è che Hunter Biden è stato un giovane uomo problematico. Nel 2014 venne congedato dai riservisti della Marina dopo essere stato trovato positivo ad un test della cocaina, mentre negli anni successivi è finito al centro di altri scandali più o meno grandi. Proprio questa tendenza a restare faticosamente lontano dai guai è stata, nell’ultima campagna presidenziale USA, oggetto d’imbarazzo per il team del padre. Donald Trump, ad esempio, ha puntato il dito sul suo ruolo in una società petrol…

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