Aprile 20, 2022

Tutto quello che so sull’ipotesi Orsini candidato M5s alle Politiche

Alessandro Orsini candidato alle Politiche 2023 con il Movimento 5 Stelle? Questa l’ipotesi riportata da Il Foglio, secondo cui il docente della Luiss noto per le sue posizioni filorusse avrebbe fatto breccia nel cuore di Rocco Casalino, da sempre politicamente sensibile al polinomio “tv, pop, temi divisivi”, la cui somma – secondo l’ex gieffino – darebbe come risultato un mare di voti. Fosse dimostrato il teorema casaliniano, Orsini si rivelerebbe il candidato perfetto: in tv è onnipresente, popolare lo è in una fascia di irrecuperabili bastian contrari (visti all’opera già durante la pandemia, sono gli stessi) a caccia di riferimenti “autorevoli” per dar forza alle loro tesi strampalate, e il tema che lo ha reso celebre è divisivo per antonomasia, giacché durante una durante una guerra – al contrario di quanto sostenga lo stesso Orsini – la neutralità non esiste, anche quella è una scelta.

Ma cosa c’è di vero rispetto all’ipotesi in questione? Secondo quanto appreso da questo Blog, quella di una candidatura di Orsini nel Movimento 5 Stelle alle prossime Politiche è al momento una suggestione.

La nuova star dei talk nostrani piace molto all’intellighenzia M5s, per quanto di intelligente vi sia davvero poco, sia nel prof Orsini che nel Movimento. Marco Travaglio, ad esempio, ha dimenticato i tempi in cui si scontrava col docente, reo di paragonare i No Tav alle Br, e per tutta risposta si beccava dal prof una condanna a “cattivo giornalista che mi ha rovinato la vita“. Gli anni passano, le cose cambiano, e adesso quel cattivo giornalista di Travaglio ha assunto Orsini nel suo giornale come editorialista. Di più: sui suoi profili social pubblica le locandine degli spettacoli teatrali del comico – pardon, quello era Grillo – del professore.

E la candidatura? E Conte?

Diciamo che Orsini “piace alla gente che piace” (nel Movimento 5 Stelle), ma il discorso di una sua candidatura non è stato affrontato tra il diretto interessato e il leader Giuseppe Conte. Se dovessimo utilizzare una metafora di calciomercato, Orsini è come quei calciatori svincolati, in gergo detti free agent, che fanno gola a molti per essere acquistati a parametro zero. In questi casi, nel mondo del pallone, le società (il M5s) contattano direttamente il procuratore per proporre un ingaggio allettante, e convincere il giocatore (Orsini) a firmare per la propria squadra. Ecco, di solito vince chi offre di più. Da qui ad un anno può dunque succedere di tutto: anche che Orsini venga contattato da altre squadre, magari meno blasonate (ad esempio ItalExit di Paragone, che pure lo accoglierebbe volentieri) ma pronte ad offrirgli un ruolo ancora più importante.

Si tratta, insomma, di discorsi prematuri, che Conte – da quan…

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