Settembre 25, 2022

Analisi affluenza ore 19: panico tra i contiani, ma sono saltati i parametri…

Rispetto alle telefonate delle 12:00, il clima politico è drasticamente cambiato. Le (poche) risposte che arrivano alle sollecitazioni tramite Whatsapp tradiscono il nervosismo e la tensione di questi minuti. C’è da capirli, i protagonisti di queste elezioni: in gioco non c’è soltanto il futuro del Paese (e il loro, se appartenete alla folta schiera dei cinici). Il fatto è che il dato dell’affluenza delle 19:00 ha rimescolato le carte in una maniera imprevista.

Il 40% dell’affluenza tra Sud e Isole è un dato impietoso: al Meridione siamo in piena emergenza democratica. C’è chi invoca il maltempo, chi si riserva di aspettare il dato definitivo delle 23:00, ma sembra evidente lo scarto rispetto al resto del Paese. Comprendere chi ha votato in quelle regioni significherà (anche) avere un’idea sull’esito della partita nazionale.

Già, ma cosa si dice in questi minuti di attesa febbrile nei partiti?

Analisi affluenza ore 19: il panico tra i contiani. E gli altri partiti…

A vivere con maggiore apprensione il percorso di avvicinamento allo spoglio sono i contiani. Secondo quanto appreso da questo Blog, il crollo dell’affluenza al Sud Italia ha diffuso il panico nelle chat M5s. I più esperti della compagine pentastellata hanno cercato subito di ridimensionare il flop della partecipazione in regioni storicamente vicinissime ai 5 Stelle quali Campania (-13,9%), Calabria (-12,7%) e Molise (-12,4%). In che modo? Predicando calma. “L’affluenza al momento non vuol dire niente: magari sono andati a votare tutti i nostri“, è il messaggio che si lascia filtrare in casa M5s per rassicurarsi dinanzi alla prospettiva di una batosta epocale.

D’altronde il fatto che a livello nazionale l’affluenza sia molto più elevata nelle grandi città rispetto ai comuni meno popolosi (tradizionale terreno di conquista del centrodestra) fa sperare Enrico Letta e soci, e allo stesso tempo non lascia particolarme…

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