Settembre 30, 2022

Lega, la bomba sul totoministri: “Salvini vuole diventare ministro del Mare”

Arriva nella tarda serata di ieri la “soffiata” clamorosa, quella in grado non tanto di cambiare le sorti del Paese (quello spiace, ma è un treno partito definitivamente insieme a Mario Draghi), ma il riposo del vostro cronista sì.

Già, perché fosse vera l’indiscrezione proveniente dalla pancia leghista, per essere più precisi da uno dei cento eletti che ieri hanno subito l’umiliazione di consegnare il telefono agli “scagnozzi” di Matteo Salvini nel primo incontro con il Capitano (il segretario temeva fughe di notizie), allora sì che saremmo dinanzi ad un evento da raccontare ai nipoti (il lettore decida autonomamente il tono della narrazione: se da storiella innocua o incubo ad occhi aperti).

L’indiscrezione dalla Lega: la “genialata” di Salvini. Meloni in difficoltà: cosa c’è in ballo

Nell’incontro di qualche giorno fa, negli uffici della Camera di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini ha ribadito alla premier in pectore l’intenzione di tornare ad occupare gli uffici del Viminale. Da Giorgia Meloni non è arrivato un secco “no”, ma le motivazioni addotte a sostegno della difficoltà di esaudire il grande sogno di Matteo hanno comunque scolpito un muro di contrarietà difficile da abbattere. Pesa in particolare il fatto che la casella degli Interni rientra tradizionalmente fra quelle che il presidente della Repubblica intende passare al vaglio e “bollinare”. E non è un mistero che i procedimenti giudiziari pendenti sul capo di Salvini come una spada di Damocle, per giunta relativi proprio ai trascorsi al Viminale, potrebbero consigliare a Sergio Mattarella di opporsi all’ipotesi di un Matteo-bis all’Interno.

Da qui, spiega la “gola profonda” leghista, è arrivata l’idea. O meglio, “la genialata di Matteo”.

È infatti noto da tempo che Giorgia Meloni voglia istituire un apposito ministero del Mare, una struttura che nelle intenzioni di Fratelli d’Italia dovrebbe favorire la crescita della cosiddetta “economia blu” e valorizzare la connotazione naturale dello Stivale come piattaforma nel cuore del Mediterraneo. Inutile dire che Matteo Salvini abbia annusato il colpaccio: il Capitano vorrebbe infatti cercare di dire la sua anche sulla gestione dei porti italici, sottraendo competenze in questo senso sia al Viminale che al ministero delle Infrastrutture. La mossa, vista dal lato leghista, ha la sua logica: consentirebbe infatti a Salvini di “vendere” al suo elettorato il ritorno al ruolo di “sceriffo del Mare“.

Tutto fatto insomma? Non proprio. Perché secondo quanto appreso da questo Blog l’idea non fa impazzire, per usare un eufemismo, Giorgia Meloni. La sovranista teme infatti che un Salvini ministro del Mare non farebbe altro che a…

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