Febbraio 7, 2023

Necessari ma pericolosi: missili a lungo raggio per l’Ucraina. Friedman e il rischio di operazioni “false flag” russe

Con George Friedman si può essere d’accordo come no. Una sola cosa non si può fare: ignorare le sue analisi, le previsioni che nel corso di una vita straordinaria sono finite più di una volta sulle scrivanie dei decisori politici e militari in quel di Washington. Soprattutto, se Friedman dice – e lo fa – che “la situazione in Ucraina sta diventando sempre più pericolosa”, bisogna drizzare le antenne, squadernare il taccuino, stendere il punto nave.

La premessa di Friedman è la seguente: fino a “tempi relativamente recenti, gli assalti russi all’Ucraina tendevano ad essere contenuti dalle forze armate ucraine – non totalmente, ma abbastanza spesso da impedire alla Russia di mantenere il territorio o di ottenere la vittoria“. Qualcosa è cambiato “nell’ultimo mese circa” quando “la Russia ha iniziato a mantenere il terreno conquistato“. Ecco, scrive Friedman, “se questa diventa la norma, l’Ucraina è in guai seri“.

Ma cosa (non) sta succedendo sul terreno di battaglia? A detta di Friedman, “l’attuale debolezza dell’esercito ucraino è dovuta alla mancanza di razzi a più lunga gittata che possano attaccare le retrovie russe, colpendo i rinforzi e i rifornimenti in arrivo al fronte. Senza questi elementi, infatti, la Russia non può mantenere le proprie posizioni“.

Fermiamoci un attimo. Gli Stati Uniti hanno annunciato pochi giorni fa ulteriori aiuti militari per Kyiv del valore di 2,2 miliardi di dollari che includeranno missili a lungo raggio capaci di raddoppiare il suo raggio di attacco. La svolta coincide in particolare con il seguente acronimo: GLSBD, bombe non psichedeliche ma “intelligenti”, capaci di colpire bersagli fino a 150 km di distanza.

Le GLSDB sono armi “nuove”, pronte al battesimo di fuoco sul campo, mai precedentemente utilizzate in guerra, né ufficialmente esportate dagli americani: rappresentano l’incubo dei nuovi riservisti mobilitati in autunno. Ma il punto chiave è un altro: le GLSDB sono potenzialmente in grado di colpire il territorio russo. Quanto gli Stati Uniti hanno finora a tutti i costi voluto evitare, provvedendo addirittura – come svelato dal Wall Street Journal sotto Natale – a modificare, segretamente, la gittata dei lanciarazzi HIMARS prima che questi venissero consegnati agli ucraini.

Una mossa che raccontava in primis di una certa dose di diffidenza nutrita dagli americani nei confronti di Kyiv, ma in secondo luogo dell’accordo più o meno tacito stipulato con Mosca e così riassumibile: il territorio russo da una parte e la Polonia dall’altra (promemoria: Paese NATO, oltre che ubicazione dei soldati americani e delle forniture militari occidentali destinate all’Ucraina) devono essere risparmiati. È questa la condizione che fino ad oggi ha consentito di evitare un conflitto diretto fra USA e Russia. Sempre questa la postilla che, se violata, farebbe saltare il fragile equilibrio della guerra. Ancora questa la matassa da dipanare secondo Friedman, nella consapevolezza di un dato: “L’Ucraina sta combattendo una guerra esistenziale” e, per questo, “la sua volontà di usare qualcosa di meno della massima potenza è inevitabilmente discutibile“.

I rischi di operazioni “false flag” russe

Il rischio paventato dall’analista americano è il seguente: la Russia potrebbe forzare l’escalation, senza escludere lo scenario di operazioni “false flag”. Scrive Friedman al riguardo: “Mosca ha caratterizzato il conflitto come una lunga guerra contro l’Occidente e, se è davvero così che vede le cose, allora” l’ipotesi di alzare il tiro “in un momento e in un luogo di sua scelta potrebbe essere razionale“. Il piano potrebbe prevedere la simulazione di un attacco nel proprio territorio, le accuse all’accoppiata Kyiv-Washington, la conseguente demonizzazione del campo occidentale. Risultato: la Russia avrebbe “mano più libera nell’attaccare, ad esempio, le postazioni americane in Polonia“.

Friedman la mette giù alla sua maniera: “Gli Stati Uniti hanno condotto una guerra per procura senza subire perdite. Il fatto che non arrivino sacchi di cadaveri alla base aerea di Dover ha dato a Washi…

Lascia un commento