Marzo 12, 2023

Q&A, DIECI DOMANDE. La partita di Sanna Marin. Erdogan a rischio ko. Russia e dintorni. Il ruolo di Sechi. E molto altro ancora…

Squillino le trombe, rullino i tamburi: è finalmente arrivata la prima puntata di “Dieci domande“.

Sui social l’ho presentata come una “nuova rubrica“. In realtà è un modo per coinvolgere ulteriormente questa splendida comunità di lettori, per approfondire questioni in sospeso, per svelare eventuali retroscena, per soddisfare qualche vostra curiosità.

Nelle intenzioni di chi vi scrive, questo appuntamento si rinnoverà ogni settimana. Nelle intenzioni. Perché la mia vita negli ultimi anni è testimone che può verificarsi da un momento all’altro un tentato golpe in Brasile, possono essere alzate delle barricate in Kosovo, possono scoppiare delle proteste in Georgia, può aprirsi una crisi di governo in Italia. Ok, quest’ultimo, dopotutto, non sarebbe questo grande imprevisto.

Non aspettatevi uno stile ingessato. Alle vostre domande (bellissime, tutte: non sapete quanto difficile è stato selezionarne dieci questa settimana) risponderò con un tono confidenziale, più o meno quello che ci si riserva tra amici che si incontrano nel bar del paese a fine giornata. No, non sto dicendo che non prenderò l’argomento seriamente, che sottovaluterò l’importanza dei temi trattati. Non sarebbe da me, non sarebbe da noi. Dico solo che questo spazio, queste “Dieci domande“, le immagino come un momento “nostro”. Blogger e lettori. Ciò significherà, per voi, prendersi la libertà di fare domande irriverenti. E per me rispondere a tono. Attenzione: dovrete e dovrò cercare di non uscire fuori dal seminato. Qui si parla prevalentemente di politica e geopolitica. Al limite cronaca, attualità. Non vale, per esempio, chiedermi quale sia la più importante squadra di calcio d’Italia (anche perché avrei vita facile a rispondervi Milan, ovviamente!). Ecco, ci siamo intesi, credo. Possiamo salpare: dieci domande, dieci risposte. Buona navigazione a noi.

LE “DIECI DOMANDE” DI QUESTA SETTIMANA, SOMMARIO

  • 1) Elezioni Finlandia: la partita di Sanna Marin
  • 2) Influenza russa negli Stati post-sovietici
  • 3) Possibilità di vedere in questa vita gli “Stati Uniti d’Europa”
  • 4) Postura geostrategica degli Stati asiatici nella competizione USA-Cina
  • 5) Possibilità di un ritorno di Trump alla Casa Bianca
  • 6) Erdogan può essere spodestato
  • 7) A che punto sono gli ingressi di Finlandia e Svezia nella NATO
  • 8) Strategie per disinnescare la propaganda russa
  • 9) Cosa c’è dietro o intorno a Giuseppe Conte nel Movimento 5 Stelle
  • 10) Come cambierà la comunicazione di Meloni con l’avvento di Mario Sechi

DOMANDA NUMERO 1

Daniel chiede delle chance di Sanna Marin alle prossime elezioni in Finlandia. Attualmente i sondaggi parlano di un testa a testa. Anzi, di un testa a testa a testa. A contendersi il primo posto sono Petteri Orpo, Sanna Marin e Riikka Purra, leader rispettivamente di Coalizione Nazionale, Partito Socialdemocratico di Finlandia e Partito dei Finlandesi. Qual è la posta in palio? Essere primo partito significa acquisire il diritto di provare a formare un governo in Parlamento. A venti giorni dal voto, secondo la media dei sondaggi di POLITICO, ci sono tre partiti in due punti percentuale. Traduzione: Daniel ha fatto una domanda a cui oggi è impossibile rispondere. Ma una cosa possiamo dirla: il trend delle ultime settimane dice che Sanna Marin è in rimonta. Potrebbe essere una battaglia all’ultimo voto. Spoiler: la seguiremo in diretta, stile Estonia.

DOMANDA NUMERO 2

Annalisa chiede dell’impatto delle proteste negli Stati post-sovietici. Gli ultimi rapporti di intelligence dicono che Mosca ha perso capacità di intervento rispetto a pochi anni fa. La guerra in Ucraina ha assorbito gran parte delle risorse russe. Ma attenzione a due aspetti. Il primo: Tbilisi ha dimostrato che le opinioni pubbliche contano. Il secondo: questo vale anche a parti invertite. Il “soft power” russo è un fattore. Occhio a Chisinau.

DOMANDA NUMERO 3

Caro Ale, io vedo zero possibilità per la creazione degli Stati Uniti d’Europa. Non credo li vedremo in questa vita. In primo luogo perché non li vogliono gli europei. E non mi riferisco alle élites, ma all’uomo e alla donna media del Vecchio Continente: all’agricoltore francese, all’operaio tedesco, al piccolo imprenditore italiano. Conosci un italiano oggi disposto a morire per un francese? La domanda vale anche al contrario. Le collettività si fondano (anche) sul sangue versato per la loro creazione. Manca il…

14 commenti su “Q&A, DIECI DOMANDE. La partita di Sanna Marin. Erdogan a rischio ko. Russia e dintorni. Il ruolo di Sechi. E molto altro ancora…

  1. Complimenti Dario, molto interessante questa rubrica. Sapere di poterti fare domande mi piace molto.
    In particolar modo la domanda numero 8 affronta un tema davvero importante secondo me: tu dici bene, è sicuramente un problema di persone.
    Ecco, io a volte temo che non solo nelle redazioni ci siano persone furbe che seguono la logica del click, ma che ci sia una grande fetta di persone che sono semplicemente disinformati loro stessi, sbaglierò…

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