Marzo 20, 2023

Francia, l’ora X per Macron e Borne: al voto due mozioni di censura per far cadere il governo – DIRETTA

Ultimo appello per Emmanuel Macron ed Elisabeth Borne. Non c’è possibilità di sbagliare l’appuntamento previsto per oggi, a partire dalle 16:00, all’Assemblea Nazionale.

Parigi, Francia: facciata principale dell’edificio dell’Assemblea nazionale — Foto di HJBC

A Parigi vengono messe al voto due mozioni di censura – l’equivalente della nostra mozione di sfiducia. Obiettivo: far cadere il governo dopo il ricorso alla “opzione nucleare“, l’articolo 49 comma 3 della Costituzione, che ha consentito all’esecutivo di bypassare il voto parlamentare e approvare la riforma delle pensioni, la stessa che da settimane porta in strada migliaia di francesi.

  1. Qual è la situazione in Aula?
  2. Qual è il magic number che fa cadere il governo Borne?
  3. Cosa dice il pallottoliere aggiornato?
  4. E se Macron la spuntasse in Assemblea, cosa accadrebbe subito dopo?

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Le mozioni di censura presentate sono due: una è stata depositata dal Rassemblement National di Marine Le Pen, l’altra dal gruppo noto con l’acronimo LIOT (Libertés, Independants, Overseas and Territories). Quest’ultima, firmata da deputati di tutti i partiti, dunque trasversale, è per ovvie ragioni anche quella che ha più possibilità di passare. Sì, ma quante?

In generale la sensazione è che il governo possa reggere alla prova dell’Aula. Il caso che vede la caduta dell’esecutivo è quello in cui “Les Républicains” si spaccano in due, facendo venire meno all’incirca una trentina di voti e votando insieme a NUPES, RN e LIOT.

Cosa dice il pallottoliere

Questa mattina è stato tutto un fiorire di dichiarazioni di adesione alla battaglia delle opposizioni. Ma l’ultimo controllo del pallottoliere parla di un massimo di quindici possibili defezioni nel campo repubblicano – e dunque in quello del tandem Macron-Borne – su un totale di 61 deputati. I conteggi dicono che la mozione di censura trasversale dovrebbe ottenere tra i 261 e i 272 voti, restando dunque abbastanza lontana dal magic number fissato a quota 287. Ma attenzione: bisogna ricordare che il voto all’Assemblea Nazionale ha luogo mentre la Francia è attraversata da scioperi – e conseguenti disagi – in tutti i settori. La pressione della gente è forte: i singoli deputati penseranno alla rielezione nel proprio territorio di appartenenza.

Cosa dicono gli ultimi sondaggi

Nella migliore delle ipotesi, anche dovesse spuntarla oggi in Assemblea Nazionale, per l’Eliseo la partita della riforma delle pensioni non potrebbe considerarsi definitivamente chiusa. In primis perché gli ultimi sondaggi parlano chiaro: tre francesi su quattro vogliono che la mozione di censura passi, e adieu al governo Borne.

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Altra rilevazione indicativa dello stato dell’arte: soltanto chi ha votato Macron al primo turno delle presidenziali ritiene accettabile il ricorso all’articolo 49.3 per approvare la riforma pensionistica. Sono numeri allarmanti per la presidenza, per la tenuta stessa del sistema.

Macron sembra avere perso la fiducia dei suoi concittadini: il suo obiettivo è superare questo appuntamento e poi fare sbollire la rabbia. Voci dall’Eliseo suggeriscono che a stretto giro potrebbe arrivare un messaggio del presidente, magari a risultato acquisito. Éric Ciotti, presidente dei Repubblicani, si è detto convinto che “stanotte la legge sarà approvata” e che “la stragrande maggioranza del gruppo di LR non voterà nessuna mozione di censura“. Marine Le Pen sta facendo l’impossibile per dimostrare che Ciotti si sbaglia, anche promettendo che in caso di nuove elezioni legislative, a seguito di uno scioglimento dell’Assemblea, il suo Rassemblement National non opporrebbe candidati ai deputati repubblicani che votano per la sfiducia. Patrick Kanner, capogruppo dei senatori Socialisti, dal canto suo ha nel frattempo annunciato la volontà di presentare ricorso al Consiglio costituzionale. E questo, “prima della promulgazione in Gazzetta Ufficiale della riforma delle pensioni“, cioè, “a fine marzo“.

No, questa storia non finirà oggi. La seguiremo insieme, come sempre: la diretta è aperta (solo per gli iscritti al Blog).

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