Maggio 6, 2023

“God Save the King”: Forza Italia ritrova il suo Re, non l’armonia. Veleni e malumori alla convention azzurra

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Nelle ore in cui il Regno Unito guarda a Westminster, aspettando che Carlo indossi finalmente la corona, c’è un altro regno, però più diviso, che a Milano si raccoglie attorno al suo anziano sovrano. Eccolo, il monarca azzurro, l’unico Re che Forza Italia abbia mai avuto, il solo che non teme congiure. Ha visto la morte in faccia, stavolta più di sempre. E ad alcuni ancora non sembra vero di vedere lui, Silvio Berlusconi, non in carne ed ossa, ma comunque vivo. “Eccomi, sono qui per voi“, annuncia lui rinforzando la sensazione di un’apparizione che sfocia nel mistico. Il popolo esulta. E la regia della convention completa l’opera stoppando il filmato, dando modo all’emozione dei presenti di sfogarsi in un’ovazione che riscalda il cuore dei più. Sono soprattutto i dirigenti della prima ora a commuoversi. E qualcuno confessa: “Temevo di non vederlo più“. Ma il vecchio leone ha ancora una volta artigliato la vita.

Certo, per quanto rivendichi orgoglioso che questa sia “la prima volta dopo un mese con camicia e giacca“, le ferite dell’ultima battaglia sono lì, sotto gli occhi di tutti. La voce ogni tanto si spezza, la salivazione alle volte si azzera, e ogni tanto fa capolino pure un ghigno di pura sofferenza. Come per magia, però, tra un benedetto sorso d’acqua e l’altro, la sensazione è che al passare dei minuti corrisponda un miglioramento della performance del Cavaliere. Del resto è stato lui a spingere per mostrarsi, a desistere dalla realizzazione di una telefonata che avrebbe solamente alimentato i dubbi sulle sue reali condizioni. E pure il nervosismo interno a Forza Italia. Sì, perché per quanto Licia Ronzulli, si renda protagonista di un intervento che potrebbe essere riportato nei manuali dedicati al gioco di squadra, sotto il tappeto covano i malumori di tanti.

Il ritardo “sospetto” di Licia Ronzulli. Il caso dello striscione rimosso. Le ruggini Cattaneo-Barelli. L’applausometro della sala e i nuovi equilibri di forza (Italia)

Anche un leggero ritardo alimenta i sospetti. Perché Ronzulli arriva in sala solo dopo che l’intervento di Antonio Tajani è concluso? “Tutto studiato, uno sfregio“, azzardano alcuni, ma i suoi negano: “Solo un caso, avete sentito il suo intervento? Siamo tutti con Berlusconi“. Non che sia questo il punto, eppure sui siti è un attimo perché un equivoco finisca per rappresentare l’emblema dello stato di salute dei rapporti fra Ronzulli e il resto del partito. Alcuni sostenitori della capogruppo al Senato posizionano uno striscione con la scritta “Forza Licia“, incuranti del fatto che sulla parete prescelta ce ne sia già uno dei sostenitori azzurri arrivati da Cuneo. È il coordinatore di Forza Italia Giovani di Latina a chiedere di spostarlo, ma i ronzulliani la prendono come uno sgarbo. Volano parole grosse, fino a quando qualcuno riporta la calma: niente contro Ronzulli, solo una forma di rispetto per i militanti piem…

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