30 Dicembre 2024

“Difesa totale”: prima volta per Taiwan, simulata la risposta ad un attacco cinese. Riunione a porte chiuse: gli scenari e la scommessa sul tallone d’Achille di Pechino

Quando prende la parola, Lai Ching-te non ha bisogno di sprecare troppo fiato. Non deve indugiare sulle ragioni che abbiano portato tutti loro, in quel momento, proprio lì, al Palazzo presidenziale di Taiwan.

Che si tratti di alti funzionari di governo, di dirigenti locali, poco cambia: ognuno sa che la riunione a porte chiuse, quella appena terminata, rappresenta una prima assoluta. E che la notizia riecheggerà oltre i confini di Taipei, ben al di là dello Stretto. E non soltanto.

Sull’isola mai nessuno era arrivato a tanto. Il sipario si è da poco abbassato su un’esercitazione “tabletop“: seduti attorno ad un tavolo – turno dopo turno, azione per azione – i leader del Paese hanno simulato la risposta ad un’escalation militare cinese, ad un attacco alla sovranità di Taiwan.

“Difesa totale”: i dettagli della simulazione di Taiwan. La risposta ad un attacco cinese: i casi di scuola, la condizione primaria per resistere, la scommessa sul tallone d’Achille di Pechino

A dire il vero il Presidente, l’uomo conosciuto in Occidente come William Lai, non fa riferimenti espliciti. Sì, parla apertamente di “lotta contro il tempo“, cita le “grandi minacce” che incombono sul futuro dell’isola. E ammonisce: “La pace e la stabilità dell’intera Prima Catena di Isole sono messe alla prova da sfide provenienti da regimi autoritari“. Eppure nel suo discorso, cupo, allarmante, non c’è spazio per la parola “Cina“. È un sottinteso naturale: è evidente che a sputare fuoco contro Taiwan potrebbe essere questo Dragone soltanto.

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