23 Marzo 2025

Caccia alla talpa. Pentagono: macchina della verità per scovare le “spie” del “vertice di guerra” con Musk. Funzionari USA in rivolta: nasce il “manuale” della lotta anti-DOGE

È l’inizio della “caccia alla talpa“. È l’escalation definitiva nei rapporti fra Elon Musk e gli apparati americani.

E forse pure il preludio alla rivolta del “deep State” di trumpiana definizione, il segnale di un fallo di reazione atteso da tempo, che promette di coinvolgere agenzie federali, funzionari, dipendenti statali di diverso livello, finiti a vario titolo nel mirino del DOGE. Un tritacarne acceso da Donald Trump ufficialmente per motivi di spending review, ma in sostanza per drenare la “swamp“, palude di sempiterna ostilità percepita negli ambienti MAGA, fra gli astiosi corridoi di Washington (e non solo).

È così un piccolo grande terremoto quello che scuote ora le pareti del Pentagono. A causarlo, la rivelazione di un possibile breafing presso il “Tank“, la “situation room” della Difesa al quartier generale di Arlington. Occasione utile – sulla carta – per mettere Musk al corrente dei piani top secret dell’esercito americano in caso di guerra con la Cina. Notizia a dir poco clamorosa. Come le conseguenze dello scoop in questione.

Caccia alla talpa. Pentagono: macchina della verità per scovare le “spie” del “vertice di guerra” con Musk. Funzionari USA in rivolta: nasce il “manuale” della lotta anti-DOGE. Trump e il segnale ad Elon dopo lo scoop

Perché per quanto vicino al Presidente, il CEO di SpaceX resta pur sempre un civile non inserito nella catena di comando militare a stelle e strisce. Un intruso. Di più, per dirla con le parole di Trump: “Certamente non mostreresti” un piano simile “ad un uomo d’affari” noto per avere un grosso conflitto di interessi con Pechino (si legga alla voce “Tesla“, per capirci).

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