15 Aprile 2025

“Un buco nell’acqua”. Fallisce il primo approccio UE nella trattativa con Trump: i retroscena del “non-negoziato”. Dentro gli ultimi preparativi del viaggio a Washington di Giorgia Meloni

Un buco nell’acqua“.

Funzionari europei consultati nei minuti immediatamente successivi all’incontro tra il commissario UE per il commercio, Maros Sefcovic, e i rappresentanti americani designati da Donald Trump per gestire la trattativa sui dazi, non usano mezzi termini per definire l’esito della missione che tante attese aveva generato nel lungo weekend brussellese.

Due ore di incontro a Washington con l’omologo USA, Howard Lutnick, accompagnato per l’occasione dal rappresentante per il commercio, Jamieson Greer, si chiudono con la sensazione complessiva di un viaggio a vuoto, di un negoziato tutto in salita.

“Un buco nell’acqua”. Fallisce il primo approccio UE nella trattativa con Trump: i retroscena del “non-negoziato”. Dentro gli ultimi preparativi del viaggio a Washington di Giorgia Meloni: strategia e dietro le quinte della missione del Presidente del Consiglio

Cosa vogliono gli americani?“.

È la domanda che rimbalza nello staff del commissario europeo, il quesito che assilla la leadership del Vecchio Continente e forse – ciò che è più preoccupante – anche il risultato di una strategia scientemente orchestrata dagli emissari trumpiani, restii a svelare le loro carte, ad entrare nel vivo della trattativa, come da richieste europee.

È uno stallo, dunque, quello che Sefcovic si trova a raccontare a Ursula von der Leyen; è l’impasse di chi non ha avuto modo di dispiegare la propria strategia in ragione dell’ostruzionismo della controparte.

Eppure, nell’arco dei circa 120 minuti di colloquio, i funzionari USA qualcosa lasciano filtrare sulle proprie intenzioni.

E non sono buone nuove.

I dazi “reciproci” del 20%, quelli – per intenderci – freschi di riduzione temporanea (90 giorni) al 10%, no…

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