26 Aprile 2025

HABEMUS, DIARIO DAL CONCLAVE / Giorno 5. La fine e il nuovo inizio. La curiosità dei cardinali per la “prova generale” di Pietro Parolin

A funerale ormai concluso, nella moltitudine che da Piazza San Pietro si disperde a passo lento, non è la dolorosa commozione provata per l’addio a Papa Wojtyła – e nemmeno quella più composta, tributata a Benedetto XVI – a prendersi la scena. È un separarsi molto nuovo, diverso, quello da Francesco.

Eppure è l’abbraccio della gente – caldo, riconoscente – lo stesso che dal Vaticano accompagna il Pontefice fino a Santa Maria Maggiore, a convincere un cardinale della delegazione tedesca dal nome non banale, Reinhard Marx, che il prossimo Conclave dovrà tenere conto di tutto questo: “Si è potuto vedere il sentimento del popolo di Dio – afferma – I cardinali non possono ignorare questo sentimento. La Chiesa c’è per essere al servizio della gente“.

È un indizio: chiarisce intanto che non sarà facile essere Papa dopo Bergoglio.

Ma è pure un assaggio di pre-conclave: perché offre uno spaccato delle riflessioni e degli appelli che i porporati si destineranno molto presto, al riparo da occhi indiscreti.

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