HABEMUS. DIARIO DAL CONCLAVE / Giorno 12. Il pessimismo dei cardinali e la spinta per un Papa “di transizione”. Da Oriente l’ultimo colpo alla candidatura di Parolin

“Habemus. Diario dal Conclave“ è la rubrica che racconta giorno per giorno l’attesa elezione del successore di Pietro. Retroscena, segnali, sussurri vaticani: il Blog accompagna gli iscritti Oltretevere, nel cuore delle scelte che decideranno il prossimo Papa.
Giorno 12.
Sarà pure pretattica, volontà di non scoprire le carte fin proprio all’ultimo secondo, ma è un pessimismo diffuso quello che filtra da fonti vaticane al termine dell’ultima Congregazione generale della settimana.
Un porporato noto per coltivare il gusto della battuta, benché preoccupato di preservare l’anonimato, spiega candidamente che “almeno su una cosa siamo tutti d’accordo: che non siamo d’accordo“. Ma anche il cardinale Vesco, il porporato algerino chiamato dai colleghi e dalla stampa “il maratoneta” per la passione da podista instancabile, ammette che mentre “lo Spirito Santo ha già scelto, noi abbiamo bisogno di più tempo“.
E no, non è semplice deformazione “professionale“, non è l’abitudine a ragionare da diesel piuttosto che da sprinter dotato di fibre bianche. Il fatto è che sul serio non c’è consenso: non solo non emerge il candidato vincente, ma si fatica anche a tracciare l’identikit del prossimo Papa.
È per questo che negli ultimi colloqui a porte chiuse alcuni dei porporati più anziani, intuita…