HABEMUS. DIARIO DAL CONCLAVE / Giorno 15. Notte prima del conclave. L’ultimo guizzo in Congregazione generale e la “profezia” del cardinale asiatico

“Habemus. Diario dal Conclave“ è la rubrica che racconta giorno per giorno l’attesa elezione del successore di Pietro. Retroscena, segnali, sussurri vaticani: il Blog accompagna gli iscritti Oltretevere, nel cuore delle scelte che decideranno il prossimo Papa.
Giorno 15.
Appunti sparsi su un vecchio taccuino, scritto ormai per molte pagine.
I pensieri del cardinale
Notte prima del Conclave. Notte di pensieri per molti cardinali. E diverse sfumature di porporato. Secondo una berretta rossa consultata dal Blog a poche ore dall’isolamento totale, la differenza tra il cardinale semplice e il prossimo Papa passerà proprio dal modo di approcciare l’elezione papale: “C’è chi stanotte si chiederà ‘perché non io?’. Noi speriamo di eleggere colui che si chiederà: ‘Perché proprio io?‘”.
L’ultimo guizzo in Congregazione generale
Alla vigilia dell’ingresso in conclave è più difficile del solito riconoscere le fazioni in campo: chi sta con chi? E fino a quando?
Eppure fonti accreditate riferiscono che nell’ultima Congregazione generale sia stato dei cosiddetti “progressisti” l’ultimo guizzo. I cardinali conservatori hanno tentato di orientare il dibattito con più di un intervento, ma il pallottoliere ha segnato una maggioranza di dichiarazioni volte a sottolineare la necessità di “portare avanti le riforme di Francesco“. Certo, al momento del voto tutto può cambiare. Guai a mettere limiti allo Spirito Santo.
