“Trappola ad alta quota”: Trump rischia grosso sull’aereo del Qatar. Proteste dei Repubblicani: sicurezza nazionale in gioco. Perché il “deal” può saltare: i dettagli

Un affare che si complica. Un “deal” che rischia di saltare. Una storia che può diventare fonte di grave imbarazzo, macchiando irrimediabilmente il tour mediorientale di Donald Trump.
Peggio: un capriccio che rischia di causare strascichi pericolosi anche in patria.
Il riferimento è al caso dell’aereo in regalo dal Qatar, il Boeing 747 extralusso offerto dalla famiglia reale al-Thani e destinato – almeno nelle intenzioni – a diventare il nuovo Air Force One.
Tutto molto bello, se non fosse che agli attacchi dei Democratici – attesi, scontati – si è aggiunto in queste ore un fatto nuovo: la levata di scudi dei Repubblicani, fedelissimi del Presidente, preoccupati per la sicurezza nazionale americana (e non soltanto).

Non si tratta di voci isolate, di esponenti catalogabili come rincalzi. A esporsi, a prendere posizione contro il piano del Presidente – peraltro nel bel mezzo di un viaggio all’estero, un momento solitamente caratterizzato da silenzi tattici e compattezza di facciata – sono volti di primo piano del Congresso, inclusi alcuni senatori repubblicani di peso, notoriamente cauti nel criticare Trump pubblicamente.
È così che il caso – dai più inizialmente derubricato a curiosità esotica – sta ora assumendo i contorni di una storia politica pienamente americana. E come tale, da seguire con estrema attenzione.
Trump e l’azzardo sull’aereo del Qatar. Proteste dei Repubblicani: sicurezza nazionale in gioco. Perché il “deal” può saltare. I dettagli
Si prendano, a titolo d’esempio, le parole di John Thune, leader dei Repubblicani al Senato – non propriamente un passante – perplesso al punto di mettere in dubbio la fattibilità del regalo qatariota: “Posso assicurarvi che ci saranno molti controlli su qualsiasi aspetto di questo accordo. Ci sono molte questioni che, secondo me, attireranno interrogativi molto seri. Se e quando ciò accadrà“.
Ancora più duro Ted Cruz – senatore texano noto per aver sfidato il trumpismo ai suoi albori, salvo poi sposarlo in ogni sua sfumatura (o quasi) – convinto oggi che l’idea di accettare un aereo da uno Stato straniero, trasformandolo in quello presidenziale, “ponga notevoli problemi di spionaggio e sorveglianza“.
Si potrebbe continuare, citando per esempio Rick Scott, altro influente senatore, questa volta della Florida, fermo nel dichiarare …