BRIEFING ROOM. Netanyahu e il summit riservato che segnala una possibile svolta: Israele e i 7 giorni sotto osservazione

🚨🗂️ “Briefing Room” è il nuovo spazio dedicato ai lettori del Blog, la stanza nella quale entrare per avere accesso a informazioni riservate. Che si tratti di dossier di intelligence, di soffiate provenienti dalle stanze del potere, di notizie che non occupano le prime pagine, poco cambia: qui troverete fatti che contano, retroscena capaci di plasmare il domani. A volte saranno articoli di lunghezza “standard”, altre potrebbero essere semplici dichiarazioni di un funzionario in vena di confidenze, ma non è da escludere che una notifica dia conto dell’allerta emessa da questa o quell’altra ambasciata. È il modo scelto dal Blog per tenere sempre acceso il radar, un regalo per dire grazie ai tanti che si sono abbonati in queste settimane.
Un segnale da non sottovalutare. Un indicatore che non può restare fuori dal briefing per gli iscritti al Blog. Di più: l’indizio che preannuncia una settimana potenzialmente decisiva per Israele su uno o più fronti.
Il Tribunale distrettuale di Gerusalemme ha accettato oggi di annullare le giornate di testimonianza previste per la prossima settimana per Bibi Netanyahu nel processo che lo vede imputato per corruzione.
Perché è importante? Perché questa stessa richiesta, presentata nella giornata di venerdì dalla difesa del primo ministro israeliano, era stata respinta dai giudici per ben due volte.
Gli avvocati di Netanyahu, nello specifico, avevano chiesto una pausa di due settimane in ragione di “questioni diplomatiche, nazionali e di sicurezza di primissimo ordine“. Dalla corte, però, era arrivato un secco no.
Domanda: qual è il “fatto nuovo” capace di far cambiare ai giudici opinione?
Qui sta la notizia: la svolta è arrivata infatti in seguito all’incontro a porte chiuse avvenuto oggi fra la corte, lo stesso Netanyahu e due figure chiave: il capo d…