BRIEFING ROOM. La chiesa russa a due passi dall’aeroporto NATO: la spy-story che toglie il sonno ai servizi segreti svedesi

Chi si è spinto nella radura punteggiata da tulipani rossi giura che la Chiesa della Santa Madre di Dio di Kazan è meravigliosa. Nulla da dire sulla costruzione. È solo avvicinandosi che l’attenzione viene attirata dalla presenza di alcuni elementi quanto meno insoliti per un luogo di preghiera. Il terreno è protetto da un’alta recinzione metallica. Un cartello con scritto “Vietato entrare!” tiene alla larga i curiosi. E diverse telecamere di sorveglianza fanno capolino fin sotto al caratteristico campanile a forma di cipolla.
È alto. Molto. Forse troppo.
Soprattutto considerato che a soli 300 metri di distanza si trova l’aeroporto civile di Stoccolma-Västerås (VST), la terza pista più grande di Svezia, la base che ospita regolarmente esercitazioni NATO pensate per difendere la regione nordico-baltica. È superfluo, di questi tempi, specificare da chi o da che cosa.

Il numero uno della torre di controllo, Andreas Nyqvist, a F…