1 Luglio 2024

“Charlie”: dietro l’innalzamento del livello di allerta nelle basi USA in Europa. Come cambierà la routine ad Aviano: i retroscena e la preoccupazione dell’intelligence americana

Il primo alert coglie di sorpresa il personale civile italiano presente alla base USA di Aviano. L’arrivo di “Charlie” è inaspettato. E l’ospite, se così si può definire, per nulla gradito.

I livelli di protezione stabiliti per le forze americane in Europa sono cinque. La scala Force Protection Condition (FPCON) parte da Normal, una vigilanza basica – ormai lontano ricordo dopo gli attacchi dell’11 Settembre – e prosegue percorrendo le prime lettere dell’alfabeto: Alpha, Bravo, Charlie e soprattutto Delta, l’ultimo stadio, quello che entra in vigore in presenza di un attentato o nell’imminenza di un attacco.

Dietro l’innalzamento del livello d’allerta nella base USA di Aviano e nel resto d’Europa. I retroscena e la preoccupazione dell’intelligence americana: i dettagli

Ma anche così, al penultimo livello, non c’è bisogno di troppe spiegazioni. L’introduzione di questa fascia di allerta si traduce in un messaggio chiaro: l’intelligence americana ha raccolto informazioni che indicano la probabilità di un’azione terroristica contro il personale militare o le sue stesse strutture.

Del resto era da circa dieci anni, dai giorni della guerra in Siria, che questo tipo di regime non veniva instaurato. Chi è a casa, lontano, teme per la sicurezza dei propri cari.

Poi Fox News si spinge oltre, citando un funzionario americano: “Ci sono informazioni credibili che indicano un attacco contro le basi statunitensi in Europa nel corso della prossima settimana o giù di lì“. Si spera nell’errore di valutazione, ma intanto la prima conseguenza riguarda la routine di tutto il personale, militare e civile: muterà drastica…

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