Giugno 14, 2020

Grillo ci ha dato il MoVimento 5 Stelle: almeno ci salvi da Di Battista

Alessandro Di Battista è tornato. Di nuovo.

Ora che la politica italiana, nel mezzo della crisi peggiore dal Dopoguerra, debba discutere e scervellarsi sulle dichiarazioni di questo ex deputato grillino (non chiedetemi perché) la dice lunga sul degrado del dibattito in questo Paese. Ma fare gli schizzinosi non è concesso. Perciò commentiamo le parole di chi, intervistato da Lucia Annunziata, ha detto di non vedere grosse differenze tra le politiche di Matteo Salvini ed Emma Bonino. Giuro, l’ha detto.

I passaggi politicamente più importanti dell’intervento di Di Battista sono tre. Il primo è quello in cui il grillino afferma la sua lealtà nei confronti di Giuseppe Conte. Lealtà, sostiene, dimostrata dal fatto che le sue critiche siano pubbliche. Non come quei “determinati poteri politici che vogliono buttarlo giù (Conte), magari per prender mano a denaro della ricostruzione“. Questa è la carezza.

Il secondo passaggio importante è quello in cui, stuzzicato sui sondaggi che danno Conte al 14%, Di Battista si rifiuta di sottostare alla “sondaggiocrazia“, ma comunque si diverte a mettere in dubbio l’attendibilità di certe rilevazioni citando il caso di Mario Monti. Guarda caso la figura a cui Conte è stato spesso accostato dai suoi avversari in questi mesi. Questa è la stoccata.

Il terzo e ultimo passaggio da sottolineare arriva subito dopo. Quando Di Battista, riflettendo sull’ipotesi di un Conte capo politico del MoVimento 5 Stelle alza le barricate. Chiede un Congresso, un’Assemblea costituente, degli Stati Generali, qualunque cosa purché il MoVimento 5 Stelle discuta al suo interno la linea da prendere. E questo conta: perché sottintende che a Di Battista la linea attuale, quella al traino di Conte per intenderci, proprio non piace. Questa è la svolta.

Per questo motivo, aggiunge Dibba, sia chiaro che lui è per un rafforzamento dello Stato, per la lotta alle politiche globaliste e liberali, e “vedremo chi vincerà“.

Adesso il punto è uno. Uno solo. Questo Paese ne ha viste tante. Non solo, ma anche a causa dei grillini. Di assecondare teorie superate dalla storia, ideologie spogliate di ogni ideologia e complottismi ossessivi l’Italia no, caro Alessandro Di Battista, proprio non può permetterselo. Sembra averlo capito pure Grillo, che non pare intenzionato ad assecondare troppe fantasie.

Ed è a lui che ci rivolgiamo: ci ha già dato il MoVimento 5 Stelle, ci salvi almeno Di Battista.

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