Settembre 21, 2021

Morta in una guerra di spie: pensava fosse profumo, era veleno russo

Giornata di spie.

Nel giorno in cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo dichiara la Russia responsabile dell’assassinio dell’ex agente segreto Alexander Litvinenko, dall’Inghilterra arriva un’altra notizia: la polizia britannica ha identificato il terzo uomo del commando che nel 2018 attentò alla vita di Sergej Skripal.

Vittima innocente di quell’attacco condotto con il Novichok fu Dawn Sturgess, 44 anni, da qualche tempo piombata nel precipizio dell’alcolismo.

La sua storia è a dir poco incredibile.

Erano trascorsi già quasi quattro mesi dagli avvelenamenti di Salisbury quando Charlie Rowley, suo fidanzato da un paio d’anni, rovistando in un cassonetto della beneficenza nella città di Amesbury, trovò una scatola sigillata contenente una boccetta da profumo. Questa:

First pics of Novichok perfume bottle Russian spy suspects used during  Salisbury attack that killed Dawn Sturgess

Subito il primo pensiero fu di regalarla alla sua Dawn. La donna, felice del regalo ricevuto, fece il classico gesto di spruzzare un po’ di profumo sui polsi per annusare la fragranza. Certo non poteva immaginare di aver respirato l’agente nervino Novichok, una sostanza di fabbricazione russa utilizzata per gli attacchi più letali, in una quantità 10 volte superiore a quella destinata a Sergej Skripal con l’intento di ucciderlo.

Tempo un quarto d’ora e Dawn iniziò ad accusare un fastidioso mal di testa. Pensò di risolvere tutto con una doccia. Il suo fidanzato, Rowley, la trovò più tardi nella vasca da bagno, ancora vestita e priva di sensi. Chiamò i soccorsi, fece ciò che gli venne detto, ebbe il tempo di osservare allo specchio che le sue pupille erano diventate piccolissime prima di sprofondare nel buio a sua volta. Quando si risvegliò in ospedale, la polizia gli disse che Dawn era morta. Lui riusciva a malapena a ricordare di avere una fidanzata. Ancora oggi, a distanza di anni, non si è completamente ristabilito.

Ho voluto ricordare questa storia non troppo conosciuta in Italia, nel giorno in cui la polizia britannica ha identificato il terzo uomo del commando che tentò di uccidere Skripal. Attorno alla vicenda ruotano tanti misteri. Uno su tutti: cosa ci faceva quella boccetta di profumo nel cassonetto della beneficenza di una cittadina inglese? A questo quesito, forse, non avremo mai risposta. Di certo però sappiamo che i servizi segreti esistono. E, ogni tanto, finiscono per incrociare le traiettorie di persone ignare di essere appena diventate parte della trama di un film maledettamente reale.

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