Marzo 9, 2022

Perché l’Ucraina vuole i MiG-29. Perché la Polonia vuole passare dagli USA e perché Biden frena

La notizia più importante di ieri è arrivata in serata: la disponibilità della Polonia a fornire agli Stati Uniti i suoi MiG-29 – acronimo di Mikoyan-Gurevich – affinché Washington li trasferisse all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa. In cambio, per non lasciare sguarnita la propria aviazione, Varsavia avrebbe accettato da parte americana l’arrivo di velivoli con “capacità corrispondenti“.

Svolta potenzialmente decisiva nel conflitto, tale da giustificare un salto di qualità nelle ostilità, convincendo Mosca del coinvolgimento de facto della NATO alla guerra d’Ucraina.

Nella notte italiana, però, ecco arrivare la presa di distanza da parte del capo del Pentagono. Il portavoce John Kirby smentire clamorosamente Varsavia, sostenere di non essere stato precedentemente consultato, giudicare “non sostenibile” l’iniziativa polacca.

Il cortocircuito è di proporzioni tali da non poter essere ignorato. Serve andare a fondo della questione: cosa sta succedendo? Perché l’Ucraina vuole proprio i jet polacchi? Perché Varsavia prova a coinvolgere gli USA senza passare direttamente da Kiev? E perché l’America frena?

Perché proprio i Mig-29?

Il primo quesito è quello di più facile soluzione. Se l’Ucraina vuole proprio i caccia polacchi non è per questione di principio. Il fatto è che i piloti ucraini sono addestrati a guidare jet di fabbricazione russa, quali sono i MiG-29.

Coraggiosi ma in netta inferiorità numerica rispetto ai russi, per continuare a contendere la supremazia aerea all’esercito del Cremlino, gli ucraini hanno bisogno di nuovi velivoli da spendere nel conflitto nei cieli. La Polonia non è il solo Paese dell’Europa orientale ad avere MiG-29 nelle proprie flotte, ma finora è l’unico ad aver mosso passi concreti e a sfidare il rischio di ritorsioni da parte di Mosca.

Perché la Polonia non dà direttamente i suoi jet all’Ucraina?

Varsavia si dice pronta a schierare i propri caccia nella base tedesca di Ramstein, usando di fatto gli Stati Uniti da intermediari per consegnare a Kiev i jet che chiede contro i russi. Perché fare il giro largo? Perché la Polonia spera che in presenza di un coinvolgimento americano, la Russia sceglierebbe di non affrontare direttamente gli Stati Uniti, nella consapevolezza che una minima scintilla potrebbe scatenare un pauroso incendio nucleare. Speranza probabilmente illusoria, giacché Mosca – chissà se bluffando oppure no – ha già chiarito che se aerei da guerra con base in un altro Paese dovessero attaccare obiettivi russi, “potrebbero essere considerati come l’impegno di quei Paesi nel conflitto militare“.

Perché Biden ora frena

Intendiamoci: in Polonia non sono impazziti. Non si sono svegliati di buon mattino decidendo di coinvolgere gli USA in un’operazione ad a…

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