Diario di guerra (giorno 70): voci di colpo di stato in Russia. E Zelensky rivuole la Crimea

Voci incontrollate si diffondono a Mosca e dintorni: vertici dei servizi segreti russi sarebbero intenzionati a destituire Vladimir Putin con un colpo di stato e a porre fine alla guerra in Ucraina, giudicandola un tragico errore strategico.

“Molto preoccupato“: così viene descritto Putin dalle fonti occidentali che corroborano questo scenario; impegnato a rafforzare le misure di sicurezza dentro e fuori il Cremlino, nell’incubo di un golpe.
Quanto vi sia di vero in questi rumours è impossibile dire. La storia recente suggerisce che è più facile si tratti di wishful thinking occidentale che di reale minaccia al potere russo.
Ben più concreto è quanto accade sul campo di battaglia, dove una significativa controffensiva ucraina – fa sapere l’Institute for the Study of War – ha spinto le forze russe circa 40 km a est della città di Kharkiv. Conquista territoriale che potrebbe porre le condizioni per un’avanzata più ampia, scardinando le posizioni fin qui acquisite dalle truppe di Mosca.

Difesa e contrattacco. Difesa e contrattacco. Questo è lo schema utilizzato sul terreno dall’esercito …
2 commenti su “Diario di guerra (giorno 70): voci di colpo di stato in Russia. E Zelensky rivuole la Crimea”
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Bene per i segnali dell’esercito Ucraino 🇺🇦sostenuto 🇺🇸🇬🇧
Sempre timori per le mosse che potrebbe fare Putin prima del 9
Stiamo a vedere. Peskov poco fa ha dichiarato che non ci sarà nessuna dichiarazione di guerra. Vediamo.