Diario di guerra (giorno 71): il traditore della Azovstal. E Putin testa i missili nucleari
I russi sono dentro. Penetrati nella fortezza che si riteneva inviolabile. Intenti a muoversi fra i cunicoli della Azovstal, città nella città, ultimo riparo della resistenza a Mariupol. Non è chiaro in che numero, ma comunque dentro.
Sì, ma come? Probabilmente grazie ad un traditore: non un soldato, ma un dipendente della struttura, “forse una specie di elettricista“, giura Anton Geraschenko, consulente del ministro dell’Interno ucraino, che avrebbe mostrato ai russi i tunnel che conducono sottoterra.
Pesanti e sanguinosi combattimenti si sarebbero svolti all’interno dell’Azovstal (mentre i russi annunciano una tregua di 3 giorni a partire da oggi per consentire l’evacuazione dei civili) divenuta in queste ore il più grande obiettivo alla portata dei russi. Prendere l’acciaieria. E il 9 maggio, nel giorno della grande celebrazione, dic…