Febbraio 13, 2023

Moldova, la presidente Sandu lancia l’allarme: “Piani di Mosca per cambio di potere a Chisinau con azioni violente”

Sono parole inquietanti, oserei dire drammatiche, quelle pronunciate dalla presidente della Moldova, Maia Sandu, sulla situazione della sicurezza della Repubblica.

Le dichiarazioni del presidente Zelensky“, ha detto la leader europeista da anni alle prese con le influenze maligne di Mosca, “sui piani della Federazione Russa per destabilizzare la Repubblica di Moldova sono state confermate dalle nostre istituzioni“.

Sandu ha spiegato che “il piano della Russia di intraprendere azioni sovversive sul territorio del nostro Stato non è nuovo” e “i tentativi di destabilizzare la situazione e compromettere lo Stato ci sono stati anche lo scorso autunno“, ma “non hanno raggiunto il loro obiettivo grazie al pronto intervento delle nostre agenzie di sicurezza e ordine pubblico“. Nello specifico, “tra ottobre e dicembre, la polizia e il Servizio di informazione e sicurezza (SIS) è intervenuto in diversi casi di organizzazione di elementi criminali e ha sventato tentativi di violenza“.

Sandu ha continuato, precisando quali minacce sono state scongiurate e, cosa ancora più importante, quali sono alle porte per la Moldova: “In autunno, l’attenzione si è concentrata sulla crisi energetica, che si prevedeva avrebbe causato un forte malcontento tra la popolazione e portato a proteste violente. Il piano per il prossimo periodo prevede azioni che coinvolgono agenti deviati con addestramento militare, mimetizzati in abiti civili, che potrebbero intraprendere azioni violente, compiere attacchi ad edifici di istituzioni statali o addirittura prendere ostaggi“.

Maia Sandu ha avvisato: “Le azioni violente, mascherate da proteste della cosiddetta opposizione“, nelle intenzioni di chi le organizza, “dovrebbero costringere ad un cambio di potere a Chisinau“.

La presidente moldava ha proseguito: “I documenti ricevuti dai nostri partner ucraini dimostrano una buona documentazione dei luoghi e degli aspetti logistici per l’organizzazione di tali attività sovversive. Il piano prevede anche l’utilizzo di cittadini stranieri per azioni violente. Ad esempio, i materiali contengono istruzioni sulle regole di ingresso nella Repubblica di Moldova per i cittadini della Federazione Russa, della Repubblica di Bielorussia, della Serbia e del Montenegro. Vi assicuro che le istituzioni statali stanno lavorando per prevenire queste provocazioni e mantenere la situazione sotto controllo“.

E ancora: “Per la realizzazione del piano, gli autori si affidano a forze interne, in particolare a gruppi criminali come il gruppo Şor e tutte le sue diramazioni, ad alcuni veterani, a ex dipendenti delle forze dell’ordine e a diverse persone note per aver avuto legami con Plahotniuc“, un influente deputato moldavo che il New York Times definisce “un tycoon formalmente filo-occidentale con una reputazione così tossica che persino i suoi amici politici di solito cercano, in pubblico, di mantenerlo a distanza“.

Sandu ha ribadito: “Come ho già detto, lo scopo di queste azioni è rovesciare l’ordine costituzionale, cambiare il potere legittimo di Chisinau con uno illegittimo, che metterebbe il nostro Paese a disposizione della Russia e fermerebbe il processo di integrazione europea, in modo che la Moldova possa essere usata dalla Russia nella guerra contro l’Ucraina“.

Da qui l’appello: “Per evitare questo scenario, chiedo a tutte le istituzioni statali, e in particolare a quelle preposte alla sicurezza e all’ordine pubblico, di mostrare la massima vigilanza. Il Parlamento della Repubblica di Moldova deve adottare al più presto delle proposte di legge che forniscano al SIS e alla Procura gli strumenti necessari per combattere efficacemente qualsiasi minaccia alla sicurezza del nostro Paese. Tutti coloro che partecipano ad azioni dirette contro lo Stato, la Repubblica di Moldova – agenti stranieri, membri di partiti politici e gruppi criminali, e tutti coloro che li proteggono, devono essere ritenuti responsabili“.

Poi la chiosa: “La sicurezza dei cittadini e del Paese è la nostra principale preoccupazione al momento e continueremo a fare tutto il necessario per proteggere il nostro Stato e i cittadini, difendere la pace e l’ordine pubblico. Voglio chiedervi di rimanere vigili, di fare attenzione e di fidarvi solo delle informazioni provenienti da fonti ufficiali, perché la forma più aggressiva di attacco è l’attacco informativo. I tentativi del Cremlino di portare violenza nel nostro Paese falliranno. Abbiamo fiducia nella Repubblica di Moldova“.

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