Marzo 25, 2023

Pd, alta tensione Schlein-Bonaccini sui capigruppo (e non solo): defezioni nella minoranza dem, è rischio conta

Si riuniranno alle 14:00, perché è a quell’ora che Stefano Bonaccini ha dato appuntamento a tutti. Ma non è certo che “quei tutti” ci saranno. La minoranza Pd, a pochi minuti da quella che parlamentari dem vicini al governatore dell’Emilia-Romagna indicano come “la riunione decisiva“, sta infatti perdendo pezzi. È con un misto di amarezza e disillusione che i “bonacciniani” guardano a questo fenomeno: “Credo sia inevitabile che qualcuno salti sul carro del vincitore“, confida a questo Blog una fonte attendibilissima a metà mattina. E non c’è condanna in queste parole, solo la presa d’atto che è così che va il mondo. Specialmente nel Pd.

Ribolle il Pd: chi lascia Bonaccini. Schlein pronta a vedere il “bluff” del governatore. Accuse alla segretaria, il diktat sugli assetti parlamentari. Falchi e colombe in volo…

Per motivare la propria assenza dalla riunione convocata da Bonaccini, molti dem hanno usato scuse di diverso stampo: un importante impegno “purtroppo improrogabile“, fino agli immancabili “motivi di famiglia” (del resto è sabato…). Ma nel momento in cui il presidente di Regione chiama a raccolta i suoi, a ridosso di un appuntamento decisivo per i futuri assetti del Partito, pare ovvio che siano ragioni politiche a suggerire agli assenti del giorno una buona dose di…prudenza. Nessuno si aspetta di vedere Quartapelle, nessuno Ascani. Madia in chat ha detto di non avere nulla contro Bonaccini, ma contro le correnti sì, dunque non sarà della partita. Diversi peones faranno lo stesso. Il punto è che oggi non vogliono (più) essere associati a Bonaccini. Dopo averne sponsorizzato la corsa alla segreteria, hanno annusato che il vento è cambiato: ora soffia forte nelle vele di Schlein. Perché sfidarlo?

È a l…

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