Italia Viva: “terremoto” Bonetti-Marattin. Retroscena e dettagli: i rapporti con Renzi. E Calenda…

La polemica scoppia a metà mattina. Ma è in realtà da mesi che i sismografi di Italia Viva registrano onde di insofferenza e malcontento. Appunti di natura tecnica ad ogni piè sospinto, ed un dialogo con Carlo Calenda sempre più fitto, proseguito anche nei momenti di maggiore tensione con Matteo Renzi. Sono solo alcuni degli sfoghi che i fedelissimi dell’ex premier affidano oggi a questo Blog, addebitando ad Elena Bonetti e a Luigi Marattin qualcosa di più di una semplice “proposta per rendere la comunità di Italia Viva più ‘libera e forte’“. Breve spoiler, attenzione alle parole sottolineate in grassetto…

Nessuno, davvero nessuno, nell’inner circle di Matteo Renzi, credeva che la nomina di Raffaella Paita a coordinatrice nazionale del partito potesse essere contestata come il risultato di una mossa – secondo il tandem Bonetti-Marattin – avvenuta “senza possibilità di discussione né informazione preventiva“.

“C’è una regia“, suggerisce un renziano di comprovata fede. E lo fa contestando che il dissenso – “sempre legittimo“, precisa – sia stato affidato “alle agenzie e ai social“, piuttosto che al dibattito aperto in assemblea. E proprio questo è uno dei punti su cui da Italia Viva si insiste con delusione mista a sospetto.

L’ufficio stampa del partito, con una replica al vetriolo, chiarisce infatti tutto il proprio stupore rispetto al fatto che “si faccia un’assemblea per lunghe ore e due autorevoli dirigenti naz…