Luglio 26, 2023

FLASH! Lollobrigida e lo strano “caso” del ritratto di Fidel Castro

Prima di Francesco, l’ultima Lollobrigida ad aver a che fare con un ritratto di Fidel Castro era stata la mitica Gina. Si dice che la “Bersagliera“, nei lontani anni Settanta, avesse rubato il cuore del Líder Máximo con uno sguardo. Narra in particolare la leggenda di un fugace incontro a Roma. Il sigaro tra le mani di lui, gli occhi luminosi di lei. Da qui l’invito a Cuba, una passeggiata per le vie dell’Avana, una villa predisposta per accogliere la diva italiana. Lui che non si fa annunciare, che trova Gina ancora in accappatoio. E poi l’intervista, due ore di domande, con Fidel che alla fine si sfila l’orologio dal polso, lo regala all’attrice. Quasi un pegno d’amore. Nel frattempo, la “Lollo”, con la sua inseparabile macchina fotografica, scatta a ripetizione. C’è materiale per un ritratto: uno per lei, uno per lui. Per non dimenticare, per non dimenticarsi. A distanza di più di vent’anni, Fidel ammetterà: “Gina Lollobrigida l’ho conosciuta bene. Siamo stati anche innamorati, però era un amore platonico. E poi aveva sempre la mania di fare fotografie“.

Ecco, visto il pregresso, chissà che avrebbe detto, Gina Lollobrigida, nell’apprendere che un suo pronipote, il ministro Francesco Lollobrigida, appunto, ha forse rischiato di far scoppiare un piccolo incidente diplomatico con Cuba, nella sede romana della FAO, proprio per colpa di…un ritratto di Fidel!

Il contesto. Un paio di giorni fa, a Roma, va in scena il Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. Il ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare è appunto Francesco Lollobrigida, relatore d’onore nella sessione intitolata “Diete salutari, culture e tradizioni: le lezioni apprese dalla dieta Mediterranea“. Interventi (in)dimenticabili, contributi decisivi. Poi, a margine del vertice, la parte che più conta, quella dedicata agli incontri bilaterali con gli omologhi provenienti da mezzo mondo: Sri-Lanka, Georgia, Fiji, Etiopia, c’è pure il presidente del Consiglio d’Egitto. Ma il bello arriva ora, arriva cioè quando a Lollobrigida – in qualità di rappresentante italiano – viene detto che i bilaterali italiani dovranno tenersi nella Sala di Cuba

Ma possibile che, fra tanti Paesi, all’esponente di destra Lollobrigida venga riservata proprio la comunista Cuba? Si potrebbe pensare ad un dispetto dell’organizzazione, al tiro mancino – anzi, sinistro – di qualcuno in vena di scherzi. Ma è tutto vero.

Ebbene, il destino vuole che la stanza, inaugurata nel 1972, abbia subito negli ultimi anni un leggero restyling. Dopo la morte di Castro, sulle pareti è stato…

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