Biden e Meloni stanno bene insieme: aneddoti e retroscena dell’incontro allo Studio Ovale

A fine serata non è più neanche semplice soddisfazione. È quasi uno stupore, una gioia che contagia tutti i componenti del “Team Meloni“. C’è questo senso di missione compiuta, nella delegazione italiana che lascia la Casa Bianca dopo l’incontro con Joe Biden, questo respiro a pieni polmoni molto sonoro, quasi a voler incamerare per sempre l’aria di un giorno magico. Eppure non era scontato, che tutto filasse liscio. Non era dovuto che il presidente americano si spingesse oltre la semplice cortesia d’ordinanza. Com’è invece accaduto, a porte chiuse, nello Studio Ovale.

I retroscena dell’incontro Biden-Meloni: gli scherzi, i ricordi personali, la gestualità, l’intesa politica. Ecco cos’è accaduto nello Studio Ovale

“Siamo diventati amici“, dice Biden da subito a Meloni. Ed è un riconoscimento che l’esperto Joe concede alla nuova arrivata Giorgia. Perché c’è il senso di un percorso, di un cammino partito da lontano e non privo di ostacoli, di cui il leader della Casa Bianca dà oggi atto all’italiana.

Eppure è l’umana simpatia, quel feeling a pelle che “c’è o non c’è”, la vera notizia dell’incontro fra Biden e Meloni. Basti un esempio su tutti: Silvio Berlusconi, campione d’empatia, non riuscì mai a costruire un vero rapporto con Barack Obama, al contrario di quanto accaduto anni prima con George W. Bush. E non c’entra la vicinanza politica: i rapporti tra Paesi (e tra leader) vanno oltre le dinamiche politiche interne.

Così è un attimo che Biden dica a Meloni di aver avuto l’impressione, la prima volta che l’ha incontrata, di “<…