RETROSCENA! L’incontro sul salario minimo a P. Chigi è già un caos: chi è tentato di sfilarsi, chi andrà ma vorrebbe non esserci, chi se la ride

All’ora del tramonto, “radio Palazzo Chigi” assicura che l’incontro ci sarà, “con chi ci sarà“. Ed è questo l’indizio che attiva la modalità “segugio” del vostro blogger. Perché questa precisazione? Forse che qualcuno, all’interno delle opposizioni, stia infine meditando di non presentarsi all’incontro convocato alle 17:00 di venerdì per discutere di salario minimo? Così pare, secondo quanto raccolto in questi minuti.

Trattasi, attenzione, di una tentazione, ma di quelle così vivide da poter essere quasi toccata con mano, addirittura accarezzata.

Chi ci sarà, e senza tentennamenti, è Carlo Calenda. Il leader di Azione è tra quanti credono che il dialogo con Meloni sia non solo doveroso ma pure utile. Per inciso: Calenda è convinto di riuscire a far passare le sue proposte sul tema. E tra i renziani, che assistono divertiti allo spettacolo, felici di essersi sottratti anzitempo a quella che rischia di trasformarsi in una farsa, c’è chi coglie questo aspetto per rigirare il coltello nella piaga: “Carlo è fatto così: gli piace credere che sia tutta una questione di cavilli e tecnicismi. Poi però c’è la politica“.

Eppure è un fatto che questo pomeriggio, subito dopo la pubblicazione sui social de “Gli appunti di Giorgia“, le parole del premier vengano interpretate dai più come il tentativo di “sabotare” l’incontro di venerdì. Tra costoro c’è Giuseppe Conte, in trance…