Suppletive Monza e Brianza: i retroscena sulla sfida Galliani-Cappato e lo spoglio in DIRETTA

IN FONDO ALL’ARTICOLO LA DIRETTA DELLO SPOGLIO CON I DATI DAI SINGOLI COMUNI

Corre sul filo di una tensione sottile, eppure palpabile, l’attesa per lo spoglio delle elezioni suppletive di Monza e Brianza. Nel feudo berlusconiano per eccellenza, nella corsa al seggio lasciato vacante dall’uomo di Arcore, restano ormai poche certezze.

C’è Forza Italia, al debutto senza il Cavaliere, costretta a fare i conti con la consapevolezza che esiste solo un risultato: la vittoria. Per le conseguenze nefaste che un ko tra le mura amiche provocherebbe, dentro e fuori il partito, certo. Ma pure per rispetto nei confronti di Adriano Galliani, simbolo vivente del berlusconismo, suo prolungamento. Una sua sconfitta a pochi mesi dalla morte di Berlusconi, spiega un dirigente azzurro, “sarebbe un’offesa alla memoria di Silvio“. Qualcosa che va oltre la dimensione politica.

È per questo che l’unico dato al momento disponibile, quello relativo all’affluenza, viene compulsato e analizzato sotto diverse chiavi di lettura.

Nel centrodestra come nell’altra metà campo, quella capitanata da Marco Cappato, dove in queste ore si affacciano pensieri più o meno arditi, a seconda degli interlocutori, tra sogni di colpaccio ed inviti alla prudenza.

Restano i dati. E quelli dicono che all’ultimo aggiornamento disponibile, risalente alle 23:00 di ieri, la partecipazione alle urne ha fatto registrare un deprimente 14,71%. Percentuali basse, anche se rapportate ai trend non sempre esaltanti di altre elezioni suppletive. Nella scorsa legislatura, ad esempio, l’affluenza media per competizioni dello stesso tipo ha di poco sforato il 30%. Difficile pensare di rientrarvi entro le 15:00. “Ma ogni territorio fà storia a sé“, avvisa un vecchio saggio locale, “e la Brianza ancora di più“.

Perché è noto che una bassa affluenza sia storicamente nemica del centrodestra ma, come avvisa un esponente del team Cappato, la partecipazione è al momento “talmente bassa da far credere che a votare siano andati soprattutto gli anziani che votano sempre. Quindi non propriamente elettori progressisti e liberali” vicini alle idee dell’attivista ra…