Dicembre 21, 2023

The Last Mes. Maggioranza spaccata, niente ratifica: i retroscena dalla Commissione Bilancio. Telefoni impazziti e pareri riscritti. L’assenza strategica dei deputati M5s e i voti dei partiti

Telefoni che squillano a ripetizione, voci che si alzano, chat di partito in fibrillazione e leader alla finestra. È il quadro di una mattinata di ordinaria follia dentro (e fuori) la Commissione Bilancio della Camera, dimensione ormai “altra” rispetto al Pianeta Terra, luogo dell’anima, soprattutto se si parla di MES. Ma con una postilla: siamo giunti all’ultimo tango, “The Last MES”, anziché “The Last Dance”

La discussione sulla ratifica del Trattato, dopo mesi (se non anni) di discussioni, è giunta alla resa dei conti. E i fuochi d’artificio non mancano. Tutto ha inizio questa mattina, a partire dalle 8:30 nello studio a Montecitorio del presidente della commissione Bilancio, il forzista – ronzulliano doc – Giuseppe Mangialavori. È lì che va in scena il confronto decisivo tra i partiti di maggioranza sul parere proposto dalla capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione, Ylenia Lucaselli, contrario alla ratifica dell’accordo di modifica del MES.

È arrivato pure Bagnai“, recita il messaggio di un componente (rigorosamente anonimo) della Commissione al vostro blogger: è il segnale della tempesta all’orizzonte.

La motivazione addotta per il rifiuto? La proposta di legge è “carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attivazione del Meccanismo europeo di stabilità“. Le opposizioni insorgono: “Ma qui siamo impazziti?“. Ne fanno una questione di metodo e di merito. Segnalano l’anomalia di una Commissione Bilancio che non si limita a fornire il proprio parere rispetto ad osservazioni legate ad un eventuale – seb…

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