Gennaio 11, 2024

“Attacco imminente”: Usa e Regno Unito pronti a colpire gli Houthi. Vertice in questi minuti a Downing Street. I dettagli dell’operazione e la contromisura iraniana

C’è chi la chiama St. Nikolas. Mentre per Teheran rimane la Suez Rajan. Ma tutti concordano su un fatto: l’odierno sequestro della nave petroliera al largo delle coste dell’Oman da parte della Marina iraniana ha in sé il potenziale per dar vita ad un’escalation di tensione tra Stati Uniti e Repubblica Islamica.

L’assalto nei confronti della nave battente bandiera delle Isole Marshall è la classica ultima goccia, l’atto che rende non più rinviabile l’invio di un segnale forte nella regione da parte dell’Occidente. E che fonti ben informate descrivono come ormai imminente.

Gli indizi si accumulano proprio in questi minuti. Il Dipartimento di Stato americano ha infatti richiesto poco fa il rilascio “immediato” della nave e del suo equipaggio (18 cittadini filippini e un greco). Difficile che Teheran possa accettare le condizioni di Washington, a maggior ragione dopo aver pomposamente propagandato tramite l’agenzia di Stato il sequestro della petroliera, con tanto di filmati dei commando iraniani immortalati nell’atto di impossessarsi del ponte della nave dopo essersi calati da un elicottero militare.

Un’azione in grande stile, certo, ma alla quale potrebbe seguire la più veemente replica occidentale dall’inizio della crisi in Medio Oriente.

Gli obiettivi dell’imminente attacco occidentale. La contromisura di Teheran. Il vertice in corso a Downing Street in questi minuti. I timori lasciati alle spalle per operazioni di Hezbollah contro obiettivi americani

Destinatari di un messaggio forte e chiaro firmato in particolare Stati Uniti e Regno Unito dovrebbero essere gli Houthi, le milizie di cui l’Iran è il principale sponsor. Per tenersi al riparo dai loro attacchi, quasi un quarto delle imbarcazioni solite solcare le acque del Mar Rosso sono state costrette ad allungare le proprie tratte.

Ma sono fonti statunitensi, ora, a suggerire che la situazione potrebbe evolvere rapidamente. Forse con un attacco che potrebbe avvenire già nella notte tra giovedì e venerdì.

Dunque non è un caso che proprio in queste ore, dallo Yemen, giungano notizie di una mobilitazione delle milizie in quasi tutte le province controllate dai ribelli.

Faremo ciò che è necessario per rispondere alle minacce poste dagli Houthi nel Mar Rosso“, ha lasciato filtrare la Casa Bianca con un messaggio sibillino indirizzato negli stessi istanti in cui lo United States Cen…

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