La scelta di Biden. Stati Uniti pronti a colpire (più forte) gli Houthi dello Yemen. Le pressioni del Pentagono, le tre opzioni del Presidente e gli scenari
È un piano inclinato. Una palla di neve che nella corsa verso la vallata si è fatta valanga. Un impatto di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno, ma che ora quasi nessuno crede di poter evitare.
Ognuno scelga la metafora che preferisce, ma è un fatto che Washington abbia infine maturato la consapevolezza di dover cambiare registro. Non sarà facile, ed è alto il rischio che i piani delineati nel corso delle riunioni a porte chiuse tenute la scorsa settimana alla Casa Bianca si discostino poi dalla realtà sul terreno. Come spesso succede.
Ma tant’è: Joe Biden ha deciso. L’America cercherà di fermare gli Houthi dello Yemen. Colpendoli più forte.
La scelta di Biden. Le parate militari degli Houthi. I contorni dell’operazione americana. I rischi per la regione. Le pressioni del Pentagono sulla Casa Bianca. Le opzioni del Presidente e gli scenari
Dicono che dopo molte titubanze sia stato il presidente in persona a decidere per una svolta. Sostengono che lo abbia fatto non tanto – o almeno non solo – temendo le ricadute economiche dell’attività terroristica dei miliziani nel Mar Rosso, quanto per la volontà di onorare un principio: quello per cui sono gli Stati Uniti la “nazione indispensabile“.
Così chi gli è vicino arriva oggi a chiamare in causa la vicenda ucraina: così come il presidente capì che era importante sostenere Kyiv dinanzi a un’invasione che violava la sua sovranità e le regole alla base dell’ordine internazionale, così ora sente come necessario un intervento a difesa della libertà di navigazione globale. E allora chi se non l’America?
Sui monitor della Situation Room scorrono ormai da giorni le immagini di improbabili parate militari messe in scena nelle roccaforti yemenite. Si vedono scafi all’appa…