Marzo 3, 2024

Sardegna: il centrodestra crede nel “ribaltone”. La via del ricorso, le sezioni mancanti, i prossimi passi della coalizione

Che l’impresa sia a dir poco ardua, quasi un Everest – anzi, un Gennargentu – da scalare, nessuno se lo nasconde. Eppure è un fatto che nel centrodestra sardo, di ora in ora, lo scenario del “too close to call” abbia ripreso sorprendentemente vigore, esaltando non solo i fedelissimi del candidato Truzzu, ma anche una cospicua parte di classe dirigente nazionale, oggi più di ieri solleticata dall’idea di un ribaltone.

È dal giorno del voto, ovvero da ormai una settimana, che deputati, senatori, persino ministri, tempestano di telefonate le controparti isolane, chiedendo una volta aggiornamenti sullo stato dello spoglio in quella sezione dell’estrema periferia di Cagliari, un’altra informazioni sul divario complessivo da Alessandra Todde.

Ma ben poche cose, ai protagonisti di questa partita giocata tra verbali e schede nulle, hanno infuso coraggio più delle parole pronunciate ieri sera da Giorgia Meloni sulla questione sarda al culmine di una trasferta nordamericana che aveva visto il premier incontrare prima Joe Biden e poi Justin Trudeau.

Direttamente dal Canada, il presidente del Consiglio predica infatti prudenza rispetto alle frettolose analisi della sconfitta, “perché io conosco Paolo Truzzu da tanti anni. (…) Poi, evidentemente, la valutazione è stata sbagliata&#…

Lascia un commento