Aprile 15, 2024

Perché Israele colpirà l’Iran. Strategia e possibili obiettivi della risposta a Teheran

Si dice che nella prima telefonata dopo gli attacchi iraniani Joe Biden abbia fornito a Bibi Netanyahu un consiglio fraterno: “Prenditi la vittoria“. Si riferiva a una grande difesa, ma pure al tempo necessario per pensare alle conseguenze che un contrattacco avrebbe comportato. La storia dice che il primo ministro di Israele abbia ascoltato quel consiglio. Ignorare le raccomandazioni del presidente degli Stati Uniti, nell’immediatezza della strenua difesa garantita dall’America, sarebbe torto troppo grande. Pure in tempi di rapporti tesi.

Ma anche frapponendo ore e giorni di distanza dallo shock di un attacco – il primo di sempre – iraniano sul suolo israeliano, la valutazione strategica non cambia: Teheran ha violato una linea rossa. E per questo dovrà pagare. Se non per spirito di vendetta per necessità esistenziale.

A nessuno sfugge il rischio di finire in un vortice apparentemente letale, capace di risucchiare l’intero Medio Oriente: ma è l’inazione che di più teme Israele, la debolezza comunicata al nemico, il fianco esposto alle sue maligne voglie. Così è deciso: la risposta arriverà.

La dottrina israeliana in gioco. I possibili obiettivi di una riposta israeliana contro l’Iran

Da ormai tre giorni il gabinetto di guerra israeliano si riunisce a più riprese, allargandosi straordinariamente anche ai leader dell’opposizione. Dinamica interessante, perché chiarisce che al di là delle analisi sfornate in Occidente quella in corso non è la partita per la sopravvivenza politica di Netanyahu, ma quella per lo Stato di Israele.

Certo, è legittimo pensare che la valutazione del governo israeliano vada oltre il pensiero strategico, e cioè che sia presente anche una buona dose di tattica nelle mosse del primo ministro, desideroso di riappropriarsi del soprannome di “Mr. Sicurezza“, tragicamente evaporato all’indomani del 7 ottobre. Eppure resoconti dei media ebraici affermano che anche il centrista Gantz, leader dell’opposizione e principale indiziato di rilevare lo stesso Bibi nell’Ufficio del Primo Ministro, abbia spinto nelle ore dello strike iraniano per una replica non solo imminente, ma addirittura simultan…

Lascia un commento