Aprile 17, 2024

La tentazione proibita di Israele: colpire il nucleare iraniano. Difficoltà, rischi, scenari

Nelle riunioni del gabinetto di guerra israeliano, ormai da giorni si ripete lo stesso schema. Se è vero che la Repubblica Islamica ritiene di avere riscritto a proprio vantaggio l’equazione strategica dei rapporti con Israele, se davvero a un attacco contro i propri interessi nella regione seguirà sempre un colpo assestato contro lo Stato Ebraico, allora ogni opzione di rappresaglia passata al vaglio è chiamata a soddisfare principalmente un requisito: ribaltare questo assunto, riappropriarsi del pallino di questo violento gioco.

Così quando un’opzione militare viene ritenuta troppo timida o prevedibile, comunque non in grado di ristabilire il principio della deterrenza, un funzionario della Difesa o un altro esponente del governo alza la mano, e aggiunge con cirscopezione: Ci sarebbe poi questa’altra carta“. E tutti sanno cos’ha in mente, prim’ancora che lo abbia pronunciato: sta proponendo di colpire il programma nucleare di Teheran. Se lo sanno è perché a questo pensano pure loro dal momento esatto in cui il primo missile iraniano ha varcato la soglia dello spazio aereo israealiano.

È l’ingresso dell’elefante nella stanza: di solito non bussa alla porta. La sfonda.

Israele e la tentazione di colpire il nucleare iraniano: difficoltà, rischi, scenari

Certo non è da oggi che questa spada di Damocle pende minacciosa sul capo di Israele. Eppure ora qualcuno crede che l’attacco iraniano possa trasformare questo pericoloso incubo addirittura in qualcosa di vicino al sogno, nell’opportunità a lungo attesa per allontanare dalla Repubblica Islamica la prospettiva di cullare tra i propri tentacoli l’ambita Bomba.

Del resto è un fatto che il ritiro americano dall’accordo sul nucleare abbia portato le scorte iraniane di uranio arricchito a raggiungere soglie a dir poco allarmanti. Di certo non spiegabili con la volontà dichiarata dal regime di utilizzare l’energia nucleare per soli scopi civili. Si dice a questo riguardo che il combustibile iraniano abbia raggiunto un tasso di arricchimento pari al 60%, mai così vicino nella storia alla soglia del 90%, target fissato per la realizzazione dell’arma nucleare.

Dovessero riuscire nell’impresa, gli a…

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