Dentro la metamorfosi di Mike Johnson. Politica, intelligence, fede: come lo Speaker della Camera USA ha cambiato idea (e forse la Storia) sul sostegno all’Ucraina
Esiste più di una risposta alla domanda che da giorni si insinua nei corridoi meno illuminati di Capitol Hill, penetrando negli altrimenti inviolabili conciliaboli dei deputati della Camera USA, là dove l’Occidente è chiamato alla riscossa, oggi o mai più, dopo mesi di letargo.
Eppure, anche tra coloro che dopo la sua impronosticabile ascesa al ruolo di Speaker giuravano orgogliosi di conoscere Mike Johnson più o meno da sempre, adesso si fatica a spiegare la metamorfosi vissuta dal detentore del martelletto. Sono in pochi a sapere cosa lo abbia convinto a sposare la causa dell’Ucraina, anche a rischio di rinunciare alla sua carica, pure a costo di esporsi alla lapidazione politica dei suoi colleghi di partito.
Ed è per molti difficile da ammettere, visti i precedenti, considerati i trascorsi anche recenti, ma a guardarlo bene, strano a dirsi, l’uomo oggi disposto a sacrificare il suo personale interesse sull’altare della salvezza di un popolo intero è quanto di più simile alle figura di un leader, oltre che un uomo cui dire grazie, comunque vada, nonostante tutto.
Politica, intelligence, fede: come lo Speaker della Camera USA ha cambiato idea sul sostegno all’Ucraina
Sulle ragioni alla base di questo mutamento radicale le tesi variano ogni volta a seconda dell’interpellato: così è possibile che la verità sia in realtà la somma di tutte le parti, come spesso accade. Per esempio tra i Democratici è diffusa l’idea che sia questo l’ultimo capolavoro politico di Joe Biden, una sorta di lascito da consegnare ai posteri, indipendentemente dall’esito delle prossime presidenziali. Dovesse passare il pacchetto di aiuti per l’Ucraina nel voto finale alla Camera, spiegano, sarebbe in gran parte per merito della strategia adottata dal Presidente, e più di preciso della sua capacità di tornare a ragionare da palamentare semplice, nonostante il cambio di residenza registrato in Pennsylvania Avenue, ormai quattro anni or sono.
