Ottobre 12, 2022

Totoministri, la resistenza di Meloni: scendono le quotazioni di Ronzulli, la voce su Marina Berlusconi

Al termine di una giornata a dir poco caotica – ed è solo l’inizio – il centrodestra vede il traguardo. “Crescente ottimismo“, fa filtrare la Lega. Sentimento condiviso in serata da Ignazio La Russa, alle 22 di oggi (la precisazione è d’obbligo) grande favorito per diventare il prossimo presidente del Senato. Ma non è questa la sola notizia che emerge dagli incontri di queste ore fra Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

È quest’ultimo, descritto inizialmente da mediatore, a rappresentare la vera mina vagante della giornata; a mettere in discussione un’intesa che nei giorni scorsi sembrava blindata. In Consiglio federale, forse alimentato dagli applausi dei nominati di cui si è circondato, forse davvero convinto di poter tentare il colpo di mano, il Capitano si lascia andare: dice che l’obiettivo della Lega è avere lui (Salvini) al Viminale e Calderoli al Senato. Meloni in quegli stessi istanti è a Villa Grande con La Russa, che si sente già padrone di casa a Palazzo Madama. È il caos, la tensione sale alle stelle, fino a quando fonti della Lega sono costrette a rettificare: “Nessun veto, preclusione o impuntatura“. Allarme rientrato.

La consapevolezza che le pedine stiano andando a dama, però, arriva a sera, con l’arrivo di Gianni Letta nella residenza romana del Cavaliere: quando si muove lui significa che la partita è entrata nel vivo. E lo è.

Un’azzurra sale, Ronzulli scende. La voce: “Si è mossa Marina…”

Nel pomeriggio Berlusconi perora la causa di Licia Ronzulli guardando negli occhi Giorgia Meloni, ma si trova davanti un muro di gomma. La leader di Fratelli d’Italia non è intenzionata a cedere, a maggior ragione ora che il “caso” è diventato politico. Vuole marcare il cambio di stagione: leader della coalizione è Meloni, non più Berlusconi. Il Cavaliere non si capacita del veto per la sua fedelissima. La sensazione è che nella migliore delle ipotesi strapperà un ministero senza portafogli. Alla delusione della diretta interessata si aggiungono, pochi minuti fa, sussurri tutti da verificare: pare che l’attivismo della Ronzulli non sia piaciuto (per usare un eufemismo) a Marina Berlusconi. Lo stesso dicasi per il pressing della quasi-moglie Marta Fascina, molto legata a Ronzulli. La primogenita è ascoltatissima da papà Silvio, ha sostituito nel suo cuore mamma Rosa. Ma sono voci da prendere con le pinze, indiscrezioni che potrebbero essere state create, e d…

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